Considerati gli ottimi risultati ottenuti dai vari modelli di Mi TV in India nel secondo trimestre, non è una sorpresa che Xiaomi abbia deciso di aprire in loco una zona di produzione al fine di aumentare le scorte messe a disposizione degli utenti e ridurre i tempi di attesa.
Quest’anno ha segnato l’ingresso di Xiaomi nel mercato delle smart TV in India e sono serviti appena 6 mesi all’azienda per diventare la principale venditrice di Mi TV nel paese.
A big leap forward in our strive to #MakeInIndia. We have partnered with Dixon Technologies to manufacture Mi TVs in India. Honorable Chief Minister of Andhra Pradesh, Sri Nara Chandrababu Naidu @ncbn inaugurated the factory in Tirupati, Andhra Pradesh, yesterday. #MakeInIndia pic.twitter.com/vwunAOZMZV
— Mi India (@XiaomiIndia) 5 ottobre 2018
La nuova fabbrica di Mi TV è nata dalla collaborazione con Dixon Technologies, una società di proprietà indiana che si occupa prevalentemente del “lavoro fisico” dell’assemblaggio. La partnership ha comportato un aumento del 4% delle azioni di Dixon.
La fabbrica, che si trova a Tirupati, Andhra Pradesh, ha una superficie totale di 32 ettari e impiega oltre 850 lavoratori. Xiaomi indica che la fabbrica ha un obiettivo di capacità produttiva di 100.000 Mi TV al mese entro il primo trimestre del 2019. Inizierà con la produzione del Mi TV LED 4A 32 da pollici e del Mi TV LED 4A da 43 pollici. Col tempo però se ne aggiungeranno di nuove.
Il nuovo stabilimento è uno dei risultati del programma “Make in India” del governo indiano che incoraggia le aziende a produrre i loro prodotti nel paese. Il programma è stato istituito nel 2014 e copre 25 settori, ad eccezione di spazio, difesa e mezzi di informazione (settori ritenuti chiave per non influenzare il governo e i cittadini). Con la nuova fabbrica, le Smart TV di Xiaomi dovrebbero essere facilmente disponibili per l’acquisto e il produttore non dovrebbe dover ricorrere a vendite flash.
Il parlare nuovamente delle TV Xiaomi in India non fa altro che farci tornare alla mente la solita domanda: “e in Italia quando?” Purtroppo al momento non abbiamo alcuna informazione in merito ma rimaniamo con le orecchie tese in caso di novità.