Durante la presentazione dello Xiaomi CC9 Pro (da noi commercializzato come Mi Note 10), il colosso ha tolto il velo anche sul nuovo Xiaomi Mi Watch (purtroppo non disponibile ancora da noi), indicando un’autonomia di circa 36 ore. Tale dato è sembrato un po’ basso sin dall’inizio e infatti, dai primi test che sono stati fatti sul campo, l’autonomia è superiore.
Un dirigente Xiaomi ha rilasciato una dichiarazione su Weibo dicendo che, dopo un uso di 57 ore, lo Xiaomi Mi Watch ha ancora una carica del 10%. Ha aggiunto che un semplice calcolo mostra come l’orologio può durare fino a 63 ore, il che è molto meglio della dichiarazione ufficiale.
Certo, si tratta di un test fatto da un dirigente di Xiaomi e quindi di parte ma, in attesa di avere maggiori informazioni provenienti da persone estranee all’azienda e interessate a testare con rigorosità l’autonomia dello smartwatch, siamo rimasti comunque impressionati.
Il merito dell’ottima autonomia di Xiaomi Mi Watch va, a nostro avviso, suddiviso in tre parti uguali:
- L’hardware che si basa sul SoC Qualcomm Snapdragon 3100 che, essendo stato studiato appositamente per gli smartwatch, contribuisce a fornire un consumo molto leggero quando non in uso;
- La batteria da 570 mAh è leggermente più grande rispetto a quella che si trova negli altri smartwatch;
- Il software MIUI Watch probabilmente è stato ottimizzato a fondo per garantire che funzionasse nel migliore dei modi con l’hardware equipaggiato.
Ricordiamo poi che a completare la scheda tecnica vi sono 8 GB di memoria interna (è possibile memorizzare della musica per una riproduzione offline, le foto e diverse app) e 1 GB di memoria RAM. Sul fronte della connettività invece lo Xiaomi Mi Watch mette a disposizione NFC, Bluetooth 4.2, Wi-Fi (n), GPS e 4G (utilizza una eSIM).
Le maggiori informazioni “raccolte sul campo” di cui siamo alla ricerca cominceranno ad arrivare da domani, visto che lo smartwatch verrà commercializzato in Cina a partire dall’11 novembre a un prezzo di 1.299 Yuan (166 euro al cambio).