Il mondo degli smartphone flessibili si sta rapidamente accerchiando attorno a tre aziende: Samsung, Motorola e Huawei. Queste tre non solo sono state le prime ad aver rilasciato modelli pieghevoli sul mercato ma sono state anche le sole ad accettare di prendere dei rischi finanziari commercializzandoli a livello globale. Altre realtà come Xiaomi ad esempio, hanno preferito sviluppare il proprio modello di smartphone flessibile (Xiaomi MIX Fold nel caso dell’azienda cinese) e commercializzarlo in maniera più conservativa, solamente nel proprio mercato d’origine. Ma perché?
L’elevato costo di Ricerca&Sviluppo presente nel realizzare un concetto del tutto nuovo di smartphone, per non parlare degli elevati costi di acquisizione dei materiali e delle componenti necessarie (display flessibile e vetro di protezione su tutte), unite a un mercato che ancora può definirsi di nicchia, molto probabilmente hanno fatt frenare un po’ le ambizioni di Xiaomi.
Non sarebbe uno scandalo dire che Xiaomi sta attendendo il lancio di un iPhone flessibile per fare entrare la categoria degli smartphone pieghevoli nel mainstream ed approfittare della pubblicità indiretta per fare veramente sul serio e portare i propri modelli a livello Globale.
Xiaomi è attualmente nella fase di sviluppo finale del nuovo MIX Fold 2, con lo smartphone protagonista già di numerose certificazioni e rumor che ne hanno svelato un po’ tutte le caratteristiche tecniche. In pratica, ciò che rimane un mistero è il prezzo dello smartphone e la sua disponibilità nei vari mercati, esattamente ciò di cui abbiamo discusso in questo articolo.
Voi che cosa ne pensate? Credete che il mercato sia abbastanza maturo da permettere a Xiaomi di vendere un numero significativo di smartphone flessibili anche qui in Europa?