I progressi di Huawei nella produzione di chip sviluppati internamente dalla sussidiaria HiSilicon potrebbero aver ispirato la decisione di Xiaomi di ravvivare i propositi di sviluppo di un proprio system-on-chip (SoC) per smartphone. Xiaomi ha iniziato a pubblicare offerte di lavoro per ingegneri relative allo sviluppo di chip mobile.
In realtà Xiaomi non ha mai smesso di sviluppare internamente alcuni chip che ha poi integrato in alcuni smartphone top di gamma. Ne sono un esempio lampante i chip Surge per la gestione della ricarica super rapida. Tuttavia, sviluppare CPU e GPU partendo dai design di ARM sarebbe tutta un’altra storia.
Sviluppare SoC sempre più potenti è difficile
Non a caso il segmento degli smartphone Android esterno alla Cina lo dominano solamente Qualcomm e Mediatek. Portare avanti lo sviluppo di chip che anno dopo anno devono essere sempre più performanti senza tuttavia sforare un determinato budget di efficienza energetica non è per niente facile o economico.
Tra l’altro un approccio del genere ce lo aspettiamo da Xiaomi praticamente da quando, subito dopo la chiusura della divisione chip di OPPO, il presidente Lu Weibing ha ribadito che Xiaomi non si sarebbe arresa nello sviluppo di chip.
Un’altra cosa da considerare è il fatto che la divisione ingegneristica di Xiaomi è fortemente impegnata anche nello sviluppo di chip per l’automotive, visto che la decisione è stata quella di sviluppare tutto in casa.
In ogni caso, sia per i chip automobilistici che per i possibili SOC per smartphone, Xiaomi si occuperebbe solamente dello “sviluppo su carta”, affidandosi a fab già molto affermate per la loro realizzazione, come ad esempio TSMC, Samsung Foundry, SMIC o Global Foundry.