Xiaomi Poco F1 è forse lo smartphone più interessante che sia stato presentato negli ultimi tempi. Senza nulla togliere al Galaxy Note 9 di Samsung, lo Xiaomi Poco F1 non solo ha il miglior rapporto qualità prezzo di sempre nella fascia alta ma è anche quello da cui ci si aspetta il maggior supporto da parte della community.
Dopo qualche giorno dal lancio dello Xiaomi Poco F1, il colosso cinese ha deciso di rilasciare i suoi codici sorgenti del kernel, permettendo quindi agli sviluppatori di terze parti di ottimizzare al meglio le loro ROM basate sul codice AOSP. Come se non bastasse, ha lasciato strada libera per lo sblocco del bootloader.
Anche considerando il fatto che la strategia di Xiaomi per tutti gli altri smartphone del suo catalogo è completamente opposta, da questo punto di vista ci sembra che il nuovo arrivato possa rappresentare una sorta di “Nexus”, con specifiche tecniche buone e piena libertà al modding.
Per chi non sapesse, gli smartphone della linea Nexus erano sviluppati da Google in collaborazione con diversi partner ed avevano il compito di fornire almeno un nuovo modello hardware con l’ultimissima versione di Android (sappiamo bene che i produttori non sono rapidi come Google nel rilasciare aggiornamenti).
Con piano accesso ai codici sorgente dello Xiaomi Poco F1, non ci stupiremmo se già nei prossimi giorni verranno sviluppate le prime ROM Custom basate su Android 9 Pie (anche sfruttando il Project Treble, presente di default nello smartphone) e le prime Custom Recovery come la TWRP.
Prima di lasciarvi, vi vogliamo ricordare che lo Xiaomi Poco F1 è disponibile all’acquisto in Italia a un prezzo base di 329 euro che sale in relazione alla versione desiderata. Con specifiche tecniche di altissimo livello, non ci stancheremo mai di dire che si tratta del migliore smartphone dal punto di vista del rapporto qualità prezzo.