Abbiamo più volte elogiato la strategia che sta seguendo Xiaomi al fine di crescere sempre più nel mondo degli smartphone ed uno dei punti principali di questa strategia è quello di mantenere i costi bassi. Per fare ciò, Xiaomi ha stilato una sorta di roadmap che la porterà ad abbandonare gli attuali fornitori di SoC nel corso del tempo.
Il primo esempio di questa volontà lo abbiamo avuto con lo Xiaomi Redmi 2A, primo smartphone in assoluto del colosso ad essere equipaggiato con un SoC Leadcore. Gli utenti sembrano aver apprezzato molto questa scelta, viste le vendite fatte segnare fino ad ora | Xiaomi Redmi 2A raggiunge quota 5,1 milioni di unità vendute in 3 mesi |.
Il passo decisivo però lo si avrà il prossimo anno, quando gli ingegneri di Xiaomi disegneranno interamente un SoC personalizzato, senza prendere spunto da altri progetti. Sullo Xiaomi Redmi 2A infatti, il SoC è stato progettato e realizzato interamente da Leadcore mentre in futuro il chip maker sarà tenuto solamente alla realizzazione materiale.
Se ci fate caso, è la stessa strategia adottata da Apple per i suoi chip Ax: progettazione in casa e produzione affidata a Samsung o TSMC. Al fine di procedere quanto più regolarmente possibile ed ottenere i migliori risultati possibili, Xiaomi si è assicurata i servigi di Wang Xiang, ex presidente di Qualcomm Cina.
Ci teniamo a precisare che il progressivo abbandono dei fornitori di SoC inizierà per gli smartphone di fascia bassa, per cui prima di vedere un top di gamma con SoC proprietario probabilmente passerà un ulteriore anno.