Uno dei sogni che ogni azienda di altissimo livello ha è quello di riuscire a controllare, dall’inizio alla fine, la costruzione dei propri prodotti e lo sviluppo dei software destinati a equipaggiarli. Xiaomi al momento gestisce di prima mano solo lo sviluppo della MIUI ma, da dicembre, potrebbe controllare anche il processo di produzione dei propri smartphone 5G top di gamma.
La Conferenza Mondiale del 5G che si svolge in Cina ha permesso a Lei Jun, CEO di Xiaomi, di tenere alcuni discorsi a dirigenti di alto profilo presenti fra il pubblico. Durante il keynote, ha rivelato che la società è nell’ultima fase della costruzione della sua fabbrica di assemblaggio di smartphone 5G. Si prevede che l’impianto sarà terminato a dicembre.
La fabbrica sarà situata nella zona di sviluppo economico e tecnologico di Pechino e servirà come impianto interno solo per gli smartphone top di gamma. Avrà linee di produzione automatizzate su larga scala per aumentare l’efficienza della produzione, nonché servizi cloud e laboratori 5G per migliorare il più possibile il processo di assemblaggio.
La resa prevista dell’impianto, che copre un’area di 187.000 metri quadrati, è di circa 60 unità al minuto (ovvero uno smartphone al secondo), che è oltre il 60% in più rispetto alle attuali fabbriche tradizionali.
La prima fase dell’impianto Xiaomi vedrà la produzione di 1 milione di smartphone 5G, il che non è poi così tanto, dato che in teoria può produrre oltre 30 milioni in 365 giorni. Chiaramente inizialmente dovrà essere fatto una sorta di rodaggio prima che si arrivi a massimizzare la produzione.
Il punto di forza del nuovo impianto è la possibilità di programmazione delle vendite flash (tanto popolari in Cina) senza doversi basare sui tempi dei propri partner.
Ricordiamo fra l’altro che Xiaomi ha anche realizzato un nuovo quartier generale insieme a una ristrutturazione interna del ramo dirigenziale.