Il successo che sta ottenendo lo Xiaomi Redmi Note 3 è veramente eccezionale. E’ talmente tanto che sta bruciando persino le tappe relative ai test benchmark ed ai teardown. Il primo benchmark, intravisto nel video unboxing che vi abbiamo mostrato ieri | Xiaomi Redmi Note 3 si mostra nel primo video unboxing |, era relativo ad Antutu ed il punteggio ottenuto è stato di circa 50 mila punti. Il primo teardown invece ve lo mostriamo adesso.
Nonostante sia realizzato in metallo, aprire la scocca non sembra essere un’operazione abbastanza difficile. Basta infatti fare leva su uno dei quattro angoli nel punto preciso di giunzione delle due metà e, con un pò di pazienza, l’apertura risulta essere semplice.
Come potete vedere, la maggior parte dell’area interna dello smartphone è occupata dall’enorme batteria da 4000 mAh, la quale dovrebbe garantire un uso di almeno 48 ore.
Il sensore fotografico posteriore equipaggiato dallo Xiaomi Redmi Note 3 ha una dimensione doppia rispetto al sensore anteriore. Ciò ovviamente è dovuto al fatto che la fotocamera posteriore è maggiormente utilizzata dagli utenti e quindi deve garantire delle prestazioni superiori anche in termini di cattura della luce.
Prima di lasciarvi, vi vogliamo ricordare di dare un’occhiata ai primi scatti ufficiali fatti dallo smartphone in questione | Xiaomi Redmi Note 3: ecco i primi scatti ufficiali | e che, a fare compagnia al Redmi Note 3 sul palco, erano presenti sia lo Xiaomi Mi Pad 2 che lo Xiaomi Mi Air Purifier 2 | Xiaomi Mi Air Purifier 2 è ufficiale: più piccolo ma anche più efficiente della prima versione |.