Con un mercato degli smartphone ormai abbastanza piatto in termini di innovazioni “visibili” e in attesa che gli smartphone flessibili arrivino sul mercato con un prezzo di vendita “abbordabile”, i produttori si sono concentrati su alcune specifiche in particolare per migliorare le proprie offerte e una di queste è la ricarica rapida. Xiaomi è entrata tardi nel club della ricarica rapida, per stessa ammissione di Lei Jun, riuscendo però a risollevarsi e diventare leader di mercato.
Lei Jun ha ammesso che la società non ha prestato attenzione alla tecnologia di ricarica rapida in passato. Tuttavia, non è più così da un paio di anni a questa parte, con la società che ora mostra risultati promettenti sul campo ed è già uno dei leader, sia in termini di ricarica cablata che di ricarica wireless.
All’inizio di quest’anno, Xiaomi ha rilasciato la variante Mi 9 Pro 5G che ha debuttato con la Super Wireless Flash Charger da 30 W che, ai tempi, era il caricabatterie wireless più veloce sul mercato. Il dispositivo ha una grande batteria da 4000 mAh che può essere caricata completamente in soli 69 minuti, secondo le note ufficiali dell’azienda.
Secondo quanto riferito, Xiaomi sta anche lavorando a una ricarica rapida Super Wireless Flash da 40 W che dovrebbe fare il suo debutto nel prossimo top di gamma (Mi 10 o Mi MIX 4).
Di contro, sul fronte della ricarica rapida via cavo Xiaomi ha già mostrato al mondo una tecnologia addirittura da 100W, andando a massimizzare le potenzialità del cavo USB Type-C.
Insomma, in attesa che le batterie al litio vengano sostituite con quelle al grafene (Samsung dovrebbe essere pioniera su questo fronte col Galaxy S11) o con qualche altro materiale, la concentrazione massima non sta andando verso l’ottimizzazione dei consumi ma verso sistemi di ricarica sempre più rapida, i cui effetti sulle batterie nel lungo periodo non sono ancora chiari.