Da tempo si sente dire in giro che Xiaomi sta pensando di espandersi oltre i confini asiatici ed indirizzarsi inizialmente verso il mercato USA. Adesso possiamo dire con certezza che tale voce non è infondata, in quanto lo stesso Hugo Barra ne ha confermato la veridicità.
In un’intervista di Bloomberg, infatti, il vice presidente della divisione globale di Xiaomi ha affermato che “nel prossimo futuro” la società punterà ad inserirsi nel mercato americano proponendo i suoi prodotti e sfruttando la stessa metodica di mercato utilizzata fin’ora che gli ha consentito di arrivare agli attuali livelli nel giro di 6 anni. Di conseguenza, in un primo momento la società punterà sulle vendite online, sui servizi after-sales e sulla pubblicità tramite canali social e che tale manovra servirà a risanare i cali nelle vendite nel mercato cinese a causa dell’espansione sempre più dominante di Huawei (ed altri brand) | Xiaomi subisce il primo tracollo delle vendite in Cina |.
Inoltre, continua il VP di Xiaomi, agli inizi punteranno sulla vendita di prodotti che hanno una probabilità di vendita molto alta (con minimo rischio), come ad esempio set-to-box (Mi Box), fitness tracker ed auricolari (un nuovo prodotto verrà presentato ad Ottobre negli USA), e nel caso in cui ci sia una buona espansione del brand in questo mercato, passeranno alla vendita di tutti i restanti prodotti, tra cui naturalmente anche gli smartphone. Tale decisione è stata attentamente ponderata in quanto la società crede molto nell’espansione del suo brand oltre i confini asiatici e per questo vogliono ideare una strategia di mercato quanto più possibile efficace e di impatto, così da conquistare il maggior numero di utenti possibili e crearsi un buon nome con cui poter competere tra i grandi brand già esistenti.
Attualmente, il mercato più redditizio per Xiaomi resta sempre quello indiano in cui, anche se sono presenti molti altri brand competitor, riesce a mantenere una certa dominanza vista la sua continua espansione, pertando sarà sempre un mercato su cui la società investirà molto.
La barriera più difficile da valicare per Xiaomi non sarà tanto farsi notare all’interno del mercato americano (in quanto più o meno si conosce già tale brand) quanto piuttosto conquistare la fiducia degli utenti legati ad altri brand (sottraendone market share) che associano i prodotti cinesi ad una bassa qualità software/hardware e costruttiva. Inoltre, bisogna anche ricordare che tempo fa Xiaomi acquistò 1500 brevetti da Microsoft, alcuni dei quali gli consentono di preinstallare sui propri dispositivi applicativi quali Skype ed Office, che ipoteticamente potrebbero attirare un maggior numero di utenti, oltre che portare ad un buon inserimento della società (e dei sui prodotti) nel mercato americano.