Uno dei motivi per cui Xiaomi è diventato tanto popolare da rivaleggiare con le principali aziende costruttrici di smartphone nel mondo in appena 9 anni di storia (fondata nel 2010, il primo smartphone risale al 2011) è senza dubbio da ritrovare nel rapporto qualità prezzo estremamente positivo dei suoi modelli. Secondo il CEO del marchio Lei Jun, il segreto di Xiaomi sta nel fatto che il produttore ha solo un margine di profitto lordo dall’8 al 9% (e netto non superiore al 5%)
L’obiettivo a lungo termine di Xiaomi è quello di avere una base molto ampia di utenti (conquistata proprio grazie all’ottimo rapporto qualità prezzo derivato anche dal profitto minimo) per far crescere a dismisura il proprio mercato dei servizi, sfruttando anche la crescita del 5G e della sua copertura.
Annunciando i risultati finanziari del terzo trimestre di quest’anno, il CEO Lei Jun ha dichiarato: “Penso che il margine di profitto lordo dall’8% al 9% sia molto basso e poiché il nostro modello di vendita si basa principalmente sulle vendite e-commerce, il prezzo che il cliente finale finisce per pagare è molto economico. La cosa più importante è che il nostro profitto lordo sia molto basso e gli intermediari molto pochi, quindi il prezzo finale nel mercato al dettaglio rimane molto interessante per gli acquirenti.”
Come potete vedere, anche la gestione quasi totale di tutto il processo che porta dalla fabbricazione di uno smartphone alla sua vendita fa parte del segreto dei prezzi bassi di Xiaomi: non avendo troppi intermediari (soprattutto quando la vendita avviene online o attraverso i Mi Store), sono poche le persone che rialzano il prezzo del prodotto finale per avere un guadagno.