Il mercato degli smartphone flessibili è appena entrato nella sua prima fase di forte concorrenza ma non è nulla in confronto a cosa succedere dal 2020 in poi. Sono infatti diverse le aziende che hanno in sviluppo uno smartphone flessibile e poi, come Xiaomi, Samsung e Huawei, troviamo aziende che ne hanno in sviluppo più di uno.
Per quanto riguarda Xiaomi, sappiamo bene che in rampa di lancio c’è già quello che viene definito il Mi Fold con display flessibile in tre parti. Tuttavia, un recente brevetto ci ha dimostrato che il colosso cinese sta guardando anche nella direzione del Moto Razr, ovvero di uno smartphone flessibile a conchiglia.
Con questo nuovo concetto in mente, si elimina la volontà di offrire uno smartphone che si trasforma in un tablet più grande e si abbraccia la volontà di offrire uno smartphone tradizionale che può dimezzare le sue dimensioni quando chiuso.
Come potete vedere dalle immagini di brevetto scovate da LetsGoDigital, lo smartphone flessibile a conchiglia di Xiaomi avrebbe anche un’altra particolarità: una fotocamera pop-up.
Introdotta per la prima e fin’ora unica volta su Redmi K20 e K20 Pro, da noi conosciuti come Mi 9T e Mi 9T Pro (e rimossa da Redmi K30 5G), la fotocamera pop-up con sistema elettro meccanico potrebbe fare il suo ritorno in un futuro smartphone Xiaomi.
Pertanto, quando lo smartphone è ripiegato su se stesso, un piccolo schermo permetterà di vedere le notifiche e offrirà anche diversi sensori fotografici pensati per funzionare sia posteriormente che anteriormente.
Trattandosi comunque ancora solo di brevetti, sarebbe meglio prendere il tutto con le pinze e con il beneficio del dubbio, visto che l’ottenimento di un brevetto non significa necessariamente il suo utilizzo in ambito pratico.