Nonostante la storia recente abbia dimostrato come la produzione di SoC proprietari da integrare all’interno dei propri smartphone abbia un effetto benefico sul mercato (Huawei, Apple e Samsung ne sono degli esempi), non si tratta certo di una cosa tanto semplice quanto affidarsi a Qualcomm o a Mediatek per avere i chip già belli e pronti. Xiaomi ha nel 2017 incominciato la propria strada nei SoC proprietari lanciato il Mi 5c con integrato il Surge S1.
Da allora però abbiamo avuto solo pochissime notizie sul modello Surge S2, con molti che credevano che Xiaomi avesse rinunciato al progetto dei SoC proprietari. E invece, come un fulmine a ciel sereno, indiscrezioni provenienti dalla Cina suggeriscono come la società non sia ancora pronta a gettare la spugna.
La grande scommessa di Xiaomi nel mondo dei SoC per dispositivi mobile passa dalla ristrutturazione societaria e dalla scissione di una parte di Sungguo Electronics, azienda di semi conduttori dalla quale è nata una nuova società –Nanjing Big Fish Semiconductor– il cui controllo è detenuto al 25% da Xiaomi e al 75% da parte del team fondatore.
Da quello che abbiamo potuto apprendere, la parte rimasta integra di Sungguo continuerà ad occuparsi di SoC mobile e chip dedicati al mondo AI, mentre la neonata Nanjing Big Fish Semiconductor si occuperà dello sviluppo e della produzione di chip dedicati al mondo dell’IoT.
In attesa di avere maggiori informazioni su Xiaomi, sulla nuova fabbrica di semi conduttori e sui primi prodotti che verranno vi vogliamo ricordare che per rimanere sempre informati sull’universo MIUI e sulle novità di Xiaomi, oltre a seguire il nostro blog (e il nostro gemello Miui.it ), potete anche seguire i nostri social Facebook, Twitter e Instagram.