“We’re moving your data!“. Con questa frase inizia il post che ha recentemente pubblicato Hugo Barra, Vice Presidente di Xiaomi, sulla propria pagina di Facebook. Analizzando poi codesto post, si evince che non si tratta di uno scherzo ma che veramente Xiaomi sta spostando i propri data center da Pechino agli Stati Uniti. Lo stesso Hugo Barra ha voluto sottolineare che questa decisione non è dettata dalle numerose critiche che sono piovute su Xiaomi e la sua scarsa capacità di tenere al sicuro i dati (Xiaomi è stata accusata anche di passare i dati al governo cinese) ma si tratta solamente di un’azione preventiva per cercare di non perdere il treno del cloud computing che, nel giro di pochi anni, sarà la tecnologia più utilizzata.
Per spostare i propri data center in America e più nello specifico in California, Xiaomi si sta affidando ad Amazon ed ai propri Web Services. Tale sistema, lanciato da Mazon nel 2006, è molto utilizzato da tante aziende che hanno bisogno di costruire un grosso data center nel corso di poco tempo e, nonostante sia quasi sconosciuto, produce un grosso profitto per il colosso dell’e-commerce.
Il passaggio da Pechino alla California avrà un impatto molto positivo per le connessioni degli utenti residenti al di fuori della Cina. Dalle prime stime fatte, gli utenti di Hong Kong, Singapore e Taiwan potranno collegarsi ai servizi legati ai propri Mi Account il 30% più velocemente. Tale percentuale invece aumenterà drasticamente se consideriamo gli utenti indiani, dove le migliorie saranno del 200%.
Ciao tali migliorie avranno effetto anche per noi? Ora l’accesso al mi cloud è veramente lento!!!!