Dopo avervi riportato dapprima il report di Canalys e successivamente il report di IDC secondo cui Xiaomi è riuscita a superare Apple e a diventare il secondo produttore al mondo per la vendita di smartphone, rimaniamo sull’argomento riportandovi il report di Strategy Analytics secondo cui Xiaomi è riuscito a diventare il primo produttore per vendite di smartphone in Europa nel Q2 2021.
Secondo la ricerca di mercato di Strategy Analytics, il colosso tecnologico cinese ha registrato una crescita annua del 14% nel secondo trimestre del 2021 e un market share europeo del 25,3% (la crescita rispetto al Q2 2020 è stata del 67,1%). Durante questo periodo, Xiaomi ha spedito un totale di 50 milioni di smartphone. Il rapporto ha aggiunto che la ripresa guidata dal mercato degli smartphone e la ripresa dell’economia hanno anche consentito una sana domanda da parte dei consumatori.
Boris Metodiev, Associate Director di Strategy Analytics ha dichiarato che “I mercati europei degli smartphone hanno avuto un trimestre forte guidato dalla ripresa del Covid, dopo il crollo del 2020. Il clou del trimestre è che Xiaomi emerge come il fornitore numero uno in termini di spedizione per il prima volta. Xiaomi ha spedito quasi 13 milioni di unità nel continente riuscendo a scavalcare il leader di lunga data Samsung. Xiaomi ha riscontrato un grande successo in Russia, Ucraina, Spagna e Italia, tra gli altri, e ha trovato clienti desiderosi delle sue serie Mi e Redmi di smartphone ricchi di funzionalità e di valore.
Mentre Xiaomi ha visto una crescita nelle vendite molto consistente durante questo periodo in Europa, il colosso tecnologico sudcoreano Samsung ha registrato un calo del 7% su base annua in Europa, con 12 milioni di unità spedite nel secondo trimestre. Inoltre, ha anche affrontato una forte concorrenza da Apple nel mercato di fascia alta, non riuscendo a trarre vantaggio dal declino di Huawei nella regione. Il gigante con sede a Cupertino, d’altra parte, ha visto una crescita del 16% anno su anno in questo periodo, vendendo 10 milioni di unità in Europa.