Xiaomi Yeelight E27 Bulb LED: recensione (foto)

Da Gianmatteo Geremia

Il grande successo della società Xiaomi nel settore smartphone, l’ha portata ad espandersi anche in altri settori portando alla realizzazione di tablet, indossabili e gadget vari. Ultimamente si è impegnata tanto nei settori del fitness (Mi Band/1s, Mi Scale, Li-Ning Smart Shoes, ecc.) e in quello della domotica, portando molti accessori e gadget smart. Tra questi, oggi vi parleremo di un’oggetto che vi “illuminerà” la giornata, la lampadina smart a LED Xiaomi Yeelight.

Questo gadget è nato dalla collaborazione con la società Yeelight, nata nel 2012, e formata da una équipe di ingegneri di tutto il mondo nel settore della domotica. Essa ricevette nel 2013 un sostanziale investimento (si parla di circa 46 miliardi di dollari, secondo Yeelight stessa) da parte della società cinese Xiaomi che, in questo modo, può espandere ancor di più il suo settore della domotica. Dopo questa breve introduzione, passiamo all’unboxing della Xiaomi Yeelight Buld.

[textmarker color=”C24000″]Unboxing[/textmarker]

Il package di colore bianco si differenzia molto dalle solite confezioni di cartone riciclato. Ha uno stile molto minimal, semplice, con un singolo logo frontale della Yeelight e un piccolo sticker posteriore con i dati tecnici.

Aperta la scatola, ci troveremo con una protezione di cartone bianca che avvolge l’intera lampadina e all’interno la stessa ricoperta da una busta in plastica opaca ed un manuale con un codice QR e le istruzione all’uso, tutto rigorosamente in cinese.

[textmarker color=”C24000″]Informazioni tecniche[/textmarker]

Tipo alloggio: E27

Potenza: 8 W

Consumo: 0,1 A

Voltaggio: 220 V

Intensità luminosa: 600 lm

Temperatura colore: 4000 K (luce calda)

Caratteristiche: Risparmio energetico, protezione surriscaldamento e sovraccarico, luminosità regolabile, controllabile tramite app, assicurati 11 anni di funzionamento.

[textmarker color=”C24000″]Installazione e configurazione[/textmarker]

L’installazione è quella che effettuiamo regolarmente con una comune lampada, l’unica differenza sta nel fatto che bisogna premere l’interruttore sul muro (o sulla base di una lampada da scrivania) per accenderla e non spegnerlo più, in quanto l’accensione e lo spegnimento della lampada viene effettuata dall’app.

Prima di procedere con la configurazione, devo fare una premessa. Il codice QR presente nel manuale incluso nello scatolo è troppo piccolo e ho riscontrato molta difficoltà con la sua scansione (tranne con iPhone). Inoltre, ho riscontrato anche difficoltà nell’associare la lampada ad alcuni brand (OPPO e iPhone) ma ripetendo varie volte la configurazione sono riuscito a collegarli, mentre su Xiaomi Mi Note 2 non c’è stato nessun problema, tutto molto rapido ed immediato.

Adesso passiamo alla configurazione (anche se la procedura può sembrare lunga e macchinosa, nella realtà si rivela semplice). Avviate l’app Scanner (oppure scaricatene una dal vostro market) e scansionate il codice QR, verrà scaricata l’app Mi Home. In caso incontraste anche voi problemi con il codice QR, ve ne allego un altro che vi rimanda alla medesima app.

Installate l’app e avviatela. Nella schermata iniziale che vi si mostrerà, noterete un piccolo pop-up di colore arancione chiaro con scritto “You haven’t signed in yet”, cliccatelo ed effettuate il login con il vostro account Mi (è necessario effettuare il login, altrimenti non potrete terminare l’operazione).

Adesso verrete reindirizzati alla schermata principale. Da qui premete sul tasto “+” in alto a destra, successivamente premere sul tasto “scan device” e comparirà la Xiaomi Yeelight (naturalmente dovrete tenere acceso il Wi-Fi ma vi verrò chiesto di attivare anche il Bluetooth, non si sa per quale motivo).

Cliccate sopra la voce della lampadina e verrete reindirizzati alla selezione della rete Wi-Fi. Qui dovrete selezionare la vostra Wi-Fi (se non l’avevate già associata al vostro device, vi verrà chiesto di inserire la password) ed inizieranno una serie di operazione automatiche tra il vostro device ed il Mi Cloud, tra cui anche il download del plugin per la Xiaomi Yeelight. Concluse queste varie operazioni, apparirà una schermata che vi chiederà se creare una scorciatoia sul vostro launcher, poi premere sul tasto “Complete” e vi si aprirà l’applicazione vera e propria per il controllo della lampadina.

L’app è interamente in cinese ma ciò non pregiudica il suo utilizzo in quanto non c’è nulla da impostare ed è molto intuitiva. Per regolare l’intensità della luce, basta fare uno swipe verso l’alto o verso il basso, rispettivamente per aumentare o diminuire l’intensità, con un’animazione molto carina che aumenta o diminuisce la luminosità dello sfondo dell’app stessa. Invece, per spegnere o accendere la lampadina, basta premere sul tasto in basso a sinistra ed anche qui c’è un’animazione particolare che fa comparire un cielo stellato quando è spenta. Il tasto in basso al centro serve per aumentare al massimo l’intensità luminosa della luce (se è già impostata al massimo, come nella foto, questo bottone non sarà attivato), mentre quello in basso a destra serve per inserire la lampadina tra i preferiti.

[textmarker color=”C24000″]Conclusioni e Dove acquistarla[/textmarker]

Devo dire che questo gadget si è dimostrato molto funzionale, soprattutto grazie alla possibilità di accendere e spegnere la luce anche se non ero nella stanza in cui è presente la lampadina. La consiglio a chi legge o scrive molto (anche al PC) in quanto con la sua luce calda, non affatica la vista, anzi, la salvaguarda, avendo lo stesso principio della “Modalità lettura” dei device Xiaomi con MIUI | La feature MIUI che si prende cura i voi |. Ideale anche per illuminare la casa con una tonalità calda, risparmiando in bolletta ed avendo il confort di controllarla a distanza (anche con più device simultaneamente). È possibile acquistarla online ad un prezzo di circa 37€, mentre su GearBest (da cui abbiamo presa la nostra) è possibile acquistarla a meno di 14€ ma solo per poco tempo, recandosi a questo link.

Cosa ne pensate di questo nuovo gadget Xiaomi? E soprattutto, ne acquisterete una? Fatecelo sapere nel box dei commenti.

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32 commenti
  • Interessante, anche se il prezzo mi pare ancora alto.

    Segnalo due refusi nell’articolo:
    -‘Scatola’ da mettere al posto di ‘scatolo’ (che non esiste in italiano)
    -‘scandire’ da mettere al posto di ‘scansionare’ (sono i sostantivi che si formano dai verbi e non il contrario: dal verbo scandire deriva il sostantivo scansione, e stop.
    Non si tratta di evoluzione della lingua, ma di un errore, così come quando si usa il verbo scannerizzare, poiché il verbo giusto esiste fin dal 1940, quando nacque la televisione ed occorreva un verbo per indicare la composizione dell’immagine elemento per elemento sul tubo catodico)

      • mi appassiona l’etimologia e condivido le info al riguardo con chi possa trarne vantaggio poiché per lavoro scrive.

        chiarito questo, poiché abbiamo perso del tempo ambedue, sia a leggere l’articolo, sia a leggerne i commenti, sia replicando (io condividendo info e tu per giudicare e/o per metterti in mostra) lascio a te giudicare non tanto chi abbia la vita più piena, ma chi abbia impiegato meglio il proprio tempo

    • In realtà la Crusca dice altro (e dice lo stesso il Grande Dizionario Italiano dell’uso si De Mauro). Hanno la stessa accezione di ‘acquisire le immagini attraverso lo scanner’: scandire, scannare, scannerare, scannerizzare, e anche eseguire una scansione e il forestierismo puro scanning. Quindi la lingua italiana dà massima libertà di scelta.

      • Ho già scritto alla crusca, dalla quale dissento:

        evoluzione è cosa buona quando è tale, ma non è il caso dei sostituti del verbo ‘scandire’:

        inventare verbi invece di usare quello esistente (per di più sbagliando la regola di “invenzione”) è un errore, non un’evoluzione; sic et simpliciter

        nel caso della parola “marketing”, ad esempio, si tratta di vera evoluzione,poiché è un concetto che in italiano non ha un corrispondente, a meno di usare una frase (approccio orientato al mercato…)

  • Sarebbe utile che l’app smart home venisse da voi tradotta in italiano o almeno in inglese. Ufficialmente solo la sezione mi air2 è in inglese il resto in cinese a meno di non utilizzare una vecchia versione reperibile su i buy gou che tra l’altro funziona molto male… Sul forum si trova l’ottimo lavoro di xCape con la versione 3.4.8 tradotta in italiano con relativi plugin per i singoli prodotti ma, per chi non ha il root, non sono semplici da installare.
    Sarebbe davvero una gran cosa avere una traduzione ufficiale anche perché i prodotti smart home hanno grandi potenzialità difficilmente sfruttabili nella situazione attuale.
    Grazie per l’attenzione.

    • Il problema è proprio questo. Quando si modifica un’app, poi è necessario “certificarla” con la firma di Xiaomi altrimenti ci sarà sempre bisogno dei permessi di root.

  • Sarebbe fantastico poterla utilizzare come sveglia: impostato un orario, la lampadina incomincia ad accendersi salendo pian piano di potenza. Oppure impostato il fuso orario, farle seguire la luce del sole, o addirittura compensarla ( accendersi quando tramonta e spegnersi quando sorge). Tutte cose fattibili via software. :3

  • Ciao, ma funziona anche come una normale lampadina solo dall’interruttore oppure ho bisogno sempre dell’App?

    • In teoria si ma nella pratica no. Mi spiego meglio: se accendi e spegni tramite l’interruttore per 5 volte la lampadina, essa verrà resettata. La lampadina è stata progettata per essere accesa e spenta solo tramite la sua app, altrimenti perde le sue funzioni smart e diventa una comune lampadina a LED. Quindi, il mio consiglio, è quello di accenderla tramite interruttore e poi gestirla tramite la sua app (considerando che ha un consumo trascurabile da spenta).

      • Si ma accenderla e spegnerla senza un’interrutto fisico alla lunga può diventare snervante… prendi il telefono, accendilo, sbloccalo, spegni la lampadina… Bisognerebbe fare qualcosa di più veloce, se già non esiste

  • Molto interessante.. se facessero almeno uno sforzo a mettere l’inglese… ho già acquistato la yeelight bedside lamp… stupenda … mi sa che mi prendo anche questa!!
    p.s.: spero di non aver fatto errori di grammatica 😉

  • Scusate ma il controllo può essere effettuato anche da fuori casa? Potete fare una prova?
    Perchè in questo caso sarebbe utile per simulare una presenza in casa da sommare all’antifurto. Viceversa l’idea è simpatica, ma non saprei cosa farmene onestamente…

    • Funziona nel raggio della Wi-Fi a cui hai collegato la lampadina. Per esempio, io sono riuscito a farlo perché abito a pianterreno e rientro nel raggio d’azione della mia Wi-Fi.

        • Non ha un indirizzo IP ma è collegata al MiCloud…. L’app Smart Home è anch’essa collegata al MiCloud e l’interazione avviene sia tramite Wi-Fi che 3G/4G

    • Si, il controllo funziona anche da fuori casa tramite connessione Internet del cellulare, così come per lo Smart Home Kit.

  • Ciao, ho acquistato questa lampadina ma ho un problema quando vado a configurarla.
    Mi dice Connection Timout quando cerca di contattare il micloud (non reisce a scaricare il plugin credo)
    Cosa devo fare?

    • Resetta la lampadina accendendola e spegnendola per 5 volte consecutive (la luce lampeggierà, quello è il segnale di ripristino della lampadina), dopodiché ti comparirà la lampadina nell’app Mi Home (o una notifica che la lampadina è stata trovata).

      • Gia ‘ fatto quel passaggio , se vai nella sezione del forum ho postato lo screen di quando mi va male (è il passaggio successivo)

  • Salve a tutti
    qualcuno sa spiegarmi come impostare le scene?
    ci sono dei simboli cinesi che non capisco cosa significhino… sarebbe molto utile poter impostare degli scenari al verificarsi di una condizione …
    Grazie

    • Vado per ipotesi non conoscendola ma avendo fatto esperienza con il mio termostato Netatmo secondo me usa il bluetooth all’inizio per dialogare con lo smartphone e ricevere da esso la configurazione per accedere al Wifi, una volta connessa al wifi dialoga solo con il suo cloud cosi come la relativa APP. Quindi lei legge la sua impostazione dal cloud ad intervalli regolari e tu con l’app modifichi la relativa impostazione sul cloud. E’ da capire poi se si posso raggruppare lampadine in modo da comandarle tutte o a gruppi per esempio per lampadari che ne montano 2 o più oppure per un locale che ha più fonti di luce in modo da controllare l’illuminazione generale con un unico comando.

  • Non riesco a configurare la lampadina, mi fa andare in Wi-Fi, seleziono la mia rete, torno su mihome parte la percentuale che mi fa connettere e poi quando mi esce la schermata del reset e mi rimanda a riconnettere al Wi-Fi e non riesco a connetterla perché continua.. come fare?

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