Le 3 peggiori abitudini per ricaricare uno smartphone

Da Lorenzo Spada

Con l’autonomia media di uno smartphone che supera di poco il giorno, il rito della ricarica è un qualcosa di quotidiano che tutti noi facciamo a casa. Tuttavia, per mancanza di informazioni corrette o semplicemente per comodità, si hanno delle cattive abitudini per ricaricare uno smartphone che possono danneggiare la vitalità della batteria a lungo andare.

Non aspettare che la batteria scenda sotto il 40% per ricaricare uno smartphone

Sebbene sia possibile configurarlo, alcune persone scelgono di ricaricare uno smartphone quando ricevono l’avviso che li avvisa dell’attivazione del risparmio della batteria, che spesso viene visualizzata quando si raggiunge il 20%. In queste condizioni, è importante prestare attenzione al telefono e collegarlo non appena suona l’avviso.

Secondo gli esperti, la percentuale di carico appropriata varia dal 40% all’80%. In effetti, molti smartphone iniziano a rallentare quando raggiungono questo numero finale, finalizzando il processo con un output elettrico minimo. L’autonomia nel tempo si ridurrà se non si carica sempre prima di aver raggiunto il suo livello minimo di energia o, in alternativa, se viene sempre completamente caricato fino al raggiungimento del 100%.

Non lasciare il caricabatteria collegato alla presa elettrica

Quello che comunemente viene chiamato caricabatteria in realtà un trasformatore. Il suo compito è quello di trasformare l’energia elettrica alternata presente nella rete in energia elettrica continua (DC) che è accettata da tutta l’elettronica di consumo, comprese le batterie al litio.

Non avendo un’efficienza perfetta, ciò significa che nel passaggio fra AC a DC un po’ di energia elettrica viene persa sotto forma di calore. Non si tratta di una grande quantità ma pensate a tutte le persone che lasciano il trasformatore collegato perennemente alla presa elettrica: oltre a essere un costo supplementare per la loro bolletta, è anche uno stress aggiuntivo per la rete elettrica.

Ricaricare uno smartphone: preferire la ricarica lenta a quella rapida

Negli ultimi anni molti produttori di smartphone hanno puntato molto, sia sul fronte hardware che da quello marketing, sul supporto alla ricarica rapida. Tuttavia, è dimostrato che ricaricare una batteria a litio con un wattaggio elevato non solo diminuisce l’efficienza energetica e quindi aumenta lo spreco ma danneggia, nel lungo periodo, la composizione interna della batteria. Ciò si traduce in un’autonomia nel tempo inferiore.

L’ideale sarebbe ricaricare uno smartphone utilizzando i trasformatori che venivano forniti in confezione diversi anni fa, con un output di 5V 1A (5W) e solamente in rare occasioni (in base ai propri bisogni) affidarsi a sistemi di ricarica rapida.

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