I 3 segreti del successo delle Xiaomi Mi TV

Da Lorenzo Spada

Nonostante sia il mercato degli smartphone quello più redditizio per Xiaomi, il colosso cinese ha da tempo “messo le mani in pasta” in molti altri settori della tecnologia. Dai wearable ai visori VR, passando per la domotica e le Xiaomi Mi TV. Tutto questo grazie al suo incubatore hardware che, a detta di alcuni, è il migliore al mondo.

Incentrando il nostro approfondimento sulle Xiaomi Mi TV, la Cina e l’India sono i mercati in cui stanno spopolando maggiormente grazie al loro rapporto qualità prezzo al di sopra della media. Ma quali sono gli elementi chiave che fanno si che il rapporto qualità prezzo sia fra i migliori del mercato?

Qui di seguito abbiamo provato a trovarne 3 ma nei commenti potete suggerircene ulteriori così da allargare ancora di più il campo.

Hardware

Partiamo dal più semplice degli elementi. Le Xiaomi Mi TV hanno, a parità di prezzo con le Smart TV concorrenti, un hardware migliore. Questo sia dal punto di vista del display in se che dell’elettronica che gestisce la parte Smart.

Dal momento che Xiaomi non progetta o fabbrica da se i chip, il vantaggio che ha lo genere grazie a degli accordi favorevoli con i fornitori.

PatchWall

Se le Xiaomi Mi TV non hanno praticamente alcun che di hardware realizzato direttamente da Xiaomi, la stessa cosa non la si può dire del software. PatchWall è il sistema operativo sviluppato internamente che si basa principalmente sull’intelligenza artificiale e sul machine learning.

In pratica, oltre a presentare un’interfaccia grafica molto semplice e lineare, impara i gusti degli utenti man mano lo si utilizza sempre di più, riuscendo quindi a proporre contenuti che possono rientrare nella sfera d’interessi. Questo lavoro ovviamente viene fatto in locale, utente per utente, Mi TV per Mi TV.

Prezzi

Ad elevare il rapporto qualità prezzo delle Xiaomi Mi TV ciò contribuisce in buona parte anche il prezzo. La politica dei prezzi delle Mi TV è molto simile a quella degli smartphone: l’azienda mantiene molto basso il livello di profitto generato dalle vendite, preferendo la vendita di un numero maggiore di unità alla generazione di un alto introito.

Questo chiaramente non fa felici gli azionisti di Xiaomi (ricordiamo che si tratta di un’azienda quotata in borsa) ma permette all’azienda di imporre il proprio marchio a livello mondiale (pur non essendo ancora un’azienda che vende a livello mondiale), accrescendo la base di utenza interessata.

La stessa politica sarà offerta anche agli utenti europei quando le Xiaomi Mi TV arriveranno ufficialmente ma, per via di tasse e costi di gestione più elevati, chiaramente non verrà fatto un cambio 1:1.

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