Ubuntu Touch e Windows Phone sono esempi perfetti del perché è impossibile inserirsi fra Android e iOS

Da Lorenzo Spada

Il 99% degli smartphone presenti sul mercato da una decina di anni a questa parte utilizza i sistemi operativi Android o iOS. Con le loro strategie di mercato (differenti ma entrambe efficaci), Google ed Apple sono riuscite a creare un duopolio dei sistemi operativi mobile che nessuna azienda è riuscita a far crollare, nemmeno Microsoft, Nokia, Intel, BlackBerry o Canonical.

Nokia e Intel hanno speso molto tempo e denaro cercando di lanciare un sistema operativo per smartphone basato su Linux. Il Nokia N9 ha visto le due società unire le forze per creare MeeGo, l’unione di Maemo di Nokia e Moblin di Intel. Tuttavia, è stato intrappolato tra Symbian e Windows Phone e non è mai stato all’altezza del suo potenziale.

Ci sono stati dei seguiti come Tizen di Samsung, un successore di MeeGo che ha alimentato alcuni telefoni in passato, alcuni smartwatch fino a poco tempo fa ed è ancora utilizzato come piattaforma per smart TV.

C’era anche Firefox OS, che prendeva in prestito il core Linux di Android per velocizzare le parti più difficili dello sviluppo del sistema operativo. Anche in quel caso, il tutto si è tradotto in un fallimento.

Canonical, la società che si occupa dello sviluppo di Ubuntu, una delle distribuzioni Linux più popolari, ha cercato di portare i suoi principi di software libero e open source nel campo degli smartphone con Ubuntu Touch.

Se hai un vecchio telefono Android in un cassetto, puoi provare Ubuntu Touch: l’elenco include telefoni Nexus e Pixel, OnePlus e Xiaomi. Il progetto non è morto, tra l’altro, visto che solo un paio di mesi fa la UBports Foundation ha rilasciato una nuova versione di Ubuntu Touch basata su Ubuntu 20.04 LTS. Certo, l’utilizzo continua a essere minimo.

Anche BlackBerry non è riuscito a tornare ai giorni di gloria poiché il suo innovativo BlackBerry OS 10 è stato accolto con disinteresse.

E infine non possiamo non menzionare Windows Phone. Dopo il successo iniziale di Windows Mobile, Microsoft ha provato a riconquistare il mercato mobile due volte: una volta con Kin, poi di nuovo con Windows Phone.

Nokia prevedeva la fine del dominio di Symbian, ma non poteva vedere il futuro abbastanza chiaramente da scegliere un sostituto vincente.

Tanti tentativi ma nessun vero successo

Android è diventato rapidamente il sistema operativo predefinito open source e ha risucchiato tutto l’ossigeno dal mercato degli smartphone. Al di là di Apple, che sta facendo le sue cose con iOS, ogni azienda che vuole realizzare smartphone alla fine si accontenta di Android. Qualsiasi altra piattaforma semplicemente non può ottenere la massa critica di utenti, fornitori di hardware e sviluppatori di app necessaria per restare per più di un anno o due. Invece, cerca di concentrarsi sul proprio ecosistema di app e servizi complementare a quello di Google.

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