ChatGPT in arrivo sugli smartphone Xiaomi

Da Lorenzo Spada

OpenAI ha lanciato ufficialmente un’app ChatGPT autonoma per gli utenti iOS ed è scaricabile e utilizzabile gratuitamente. La stessa app arriverà sul Google Play Store di Android nel corso dei prossimi giorni (quindi smartphone Xiaomi e non solo).

ChatGPT fino a oggi è stato disponibile solamente attraverso il sito web ufficiale. Ora però OpenAI ha lanciato un’app ChatGPT che trae maggiormente beneficio con l’integrazione con gli smartphone. In particolare, l’app di OpenAI ha l’aspetto e si comporta in modo molto simile al sito Web ChatGPT, con l’aggiunta dell’input vocale utilizzando il riconoscimento vocale Whisper.

Oltre a ciò, utilizzando l’app è possibile sincronizzare anche la cronologia della chat dalla versione web del servizio e altri dispositivi con il tuo account connesso. Naturalmente, gli abbonati a ChatGPT Plus ottengono l’accesso alla versione GPT-4 aggiornata, l’accesso anticipato a nuove funzionalità che potrebbero arrivare in futuro e tempi di risposta più rapidi.

A proposito di GPT-4, la società riferisce che ha superato esami simulati (come Uniform Bar, LSAT, GRE e vari test AP) con un punteggio “intorno al 10 percento più alto dei partecipanti al test”. Inoltre, il nuovo GPT ha superato altri modelli LLM (Large Language Model) all’avanguardia in una serie di test di benchmark. La società afferma inoltre che il nuovo sistema ha raggiunto prestazioni record in “fattualità, manovrabilità e rifiuto di uscire dalle linee guida” rispetto al suo predecessore.

Chiaramente l’accesso a ChatGPT rimane ancora libero e gratuito per tutti, anche se con qualche limitazione:

  • Utilizzo del modello GPT-3.5 e non GPT-4
  • Limite al numero di prompt giornalieri

Se volete rimuovere questi limiti potete abbonarvi alla versione Plus oppure utilizzare Bing Chat sullo smartphone, il quale si basa sullo stesso modello GPT-4 della versione più potente.

L’arrivo su Android di ChatGPT sarà particolarmente interessante vista la decisa spinta di Google di integrare il suo Bard all’interno dei propri servizi.

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