Come mantenere privato il nostro smartphone Xiaomi

Da Lorenzo Spada

Man mano che la tecnologia si è evoluta fino ad arrivare al livello attuale, solo poche cose sono rimaste invariate. Una di queste è la necessità di mantenere privati i dati personali. Questo concetto vale ancora di più adesso che il numero di informazioni che viaggiano nei nostri smartphone sono molto superiori a quelle che transitavano nei computer di alcuni anni fa. A tal proposito, vi proponiamo qui di seguito una “guida per principianti” inerenti ad alcuni semplici punti da seguire per mantenere al sicuro i nostri dati su uno smartphone Xiaomi con MIUI ROM.

In particolare, ci concentreremo sulle modalità di sblocco dello smartphone Xiaomi (si applicano anche a tutti gli altri smartphone e tablet Android). Come sicuramente saprete, su Android essenzialmente esistono 3 modalità di sblocco: quella con un pattern, quella con un PIN e quella con una password. In realtà ne esisterebbe anche un’altra, ovvero quella con impronta digitale ma il sensore adibito alla rilevazione non è presente in tutti gli smartphone (essa ad ogni modo, se disponibile, è la migliore e la più sicura).

Analizzando per primo il pattern, si tratta di una griglia di puntini più o meno grande da unire per formare un segno impostato precedentemente (come il gioco della settimana enigmistica). Ovviamente più alto è il numero di punti e quindi più grande è la griglia e superiori saranno le combinazioni possibili di sblocco. La principale scelta da non fare se si decide di adottare questo rapido sistema di sblocco è quella di impostare un segno facilmente riconoscibile (una lettera dell’alfabeto, un numero, un quadrato ecc.).

Passando adesso ad analizzare il PIN, si tratta di una combinazione numerica di 4 cifre da inserire sempre ad ogni tentativo si sblocco dello smartphone. Considerando che le combinazioni possibili sono 9999, si tratta di un sistema abbastanza sicuro per l’uso di tutti i giorni. Anche in questo caso, è essenziale tenere a mente alcuni consigli: non utilizzare numeri semplici da ricordare, come ad esempio l’anno di nascita, il prefisso telefonico ecc.

Ed infine arriviamo alla password, il metodo più sicuro di blocco di uno smartphone (in assenza del lettore di impronte digitali). A differenza del PIN, la password è composta da caratteri alfanumerici, per cui comprendenti lettere (minuscole e maiuscole), numeri, punteggiatura, caratteri speciali ecc.

Inoltre, avendo una lunghezza variabile ed un set di caratteri ben superiori rispetto al PIN, il numero di combinazioni possibili è elevatissimo. Anche in questo caso: non impostare una password semplice da ricordare, come ad esempio il proprio nome, la data di nascita, il luogo di residenza ecc. Per una password molto efficace è necessario anche utilizzare tutti i set di caratteri insieme: ad esempio, se impostassimo la password “giovanni456” sarebbe molto meno efficace di “Giovanni:4_5_6”.

Voi quale sistema di autenticazione avete scelto per il vostro smartphone Xiaomi?

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