Come abbiamo letto in qualche articolo nei giorni scorsi, Xiaomi è stata accusata di furto di dati sensibili tramite trasmissione di informazioni personali degli utenti su server cinesi all’insaputa degli stessi. Il VP di Xiaomi Glogal Hugo Barra (ex VP Google) ha risposto a queste accuse, a quanto pare infondate, in un breve Q&A pubblicato sulla sua pagina Facebook e poi diffuso in tutta la rete.
Abbiamo tradotto per voi il Q&A in oggetto, vediamo quindi insieme quella che può essere tranquillamente considerata la risposta ufficiale di Xiaomi alle accuse mosse nei giorni passati.
D: Alcuni recenti articoli facevano riferimento a problemi di privacy relativi al Redmi Note, affermando che foto e messaggi venivano segretamente inviati su qualche server in Cina. E’ realmente così?
R: Si tratta di un articolo che ha interpretato molto male una discussione in cui venivano chieste informazioni in merito alla comunicazione del Redmi Note con un server in Cina. L’articolo ha anche omesso ogni riferimento alla versione cinese di questo Q&A già postato sulla pagina Facebook ufficiale di Xiaomi Hong Kong (https://www.facebook.com/Xiaomihongkong/posts/799059896795602). MIUI non carica segretamente foto o messaggi.
MIUI richiede dati pubblici dai server Xiaomi di volta in volta. Questi dati includono messaggi di auguri standard (migliaia di scherzi, auguri per le vacanze e frasi poetiche) nel’applicazione Messaggi e nelle notifiche di aggiornamento OTA di MIUI, come ad esempio tutti i dati non personali che non violano la privacy dell’utente.
D: Xiaomi può trasmettere dati personali senza la mia autorizzazione?
R: Xiaomi offre un servizio chiamato Mi Cloud che consente all’utente di effettuare il backup e la gestione di informazioni personali in cloud e sincronizzare i dati con altri dispositivi. Questi dati includono contatti, note, sms e foto. Mi Cloud è disattivato come impostazione predefinita. Gli utenti devono effettuare l’accesso ai loro account Xiaomi ed attivare manualmente Mi Cloud. Hanno anche la possibilità di attivare il backup solo per certi tipi di dati. L’utilizzo e l’archiviazione dei dati su Mi Cloud rispetta pienamente le leggi locali di ogni Paese. Per proteggere la privacy degli utenti vengono utilizzati dei complessi algoritmi di crittografia.
D: E’ possibile disattivare Mi Cloud ?
R: Sì. Basta andare in Impostazioni > Mi Cloud e disattivarlo. Se si vuole utilizzare un servizio di backup cloud diverso sono presenti altre opzioni come Google, Dropbox e molti altri.
D: Perchè dovremmo crederti?
R: Xiaomi prende seriamente il tema della privacy e fa tutto il necessario per garantire che i i nostri servizi Internet siano in linea con le norme sulla privacy. Non trasmettiamo nessuna informazione o dato personale senza il permesso degli utenti. Nel contesto di un’economia globalizzata, i produttori cinesi di smartphone stanno vendendo molto bene a livello internazionale e molti brand hanno questo tipo di successo in Cina – and many international brands are similarly successful in China – qualsiasi attività illecita sarebbe dannosa e controproducente per il lavoro di espansione globale della stessa società.
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Sinceramente non credo molto alle sue parole, ma il nocciolo della questione è un altro… Qualunque sia la quantità di dati sottratti alla sfera della privacy da Xiaomi, altri colossi come Apple, Microsoft, Samsung, Netflix, Amazon, etc, ma soprattutto Google e Facebook fanno lo stesso (e molto peggio) e nessuno prende provvedimenti.
Tra l’altro basta installare le Gapps e Google sa dove sei/chi chiami/cosa scrivi in ogni momento… Basta darsi una lettura alla informativa sulla privacy.
Se si vuole la privacy occorre installarsi una rom non affiliata ad alcuna società e soprattutto non usare alcun tipo di cloud (se non autogestito come owncloud). Ma si fanno delle scelte diverse più meno consapevoli in cambio di una migliore facilità d’uso, supporto, ampiezza del parco software etc… Le alternative come Cyanogenmod o Replicant esistono, e se le snobbiamo non possiamo di certo pretendere che le grando società citate vadano contro i loro stessi interessi (anche se per difendere i nostri).
Concordo heron