Lei Jun: retroscena sulla prima MIUI ROM e nuovo predominio del mercato Global

Da Lorenzo Spada

Xiaomi è ormai un’azienda molto ben conosciuta in Italia e, più in generale, in Europa ma non è sempre stato così. Di fatto, dei suoi 10 anni di vita, l’azienda cinese è per la maggior parte stata un miraggio per gli appassionati europei e qualcosa di sconosciuto per gli utenti tradizionali. Da quando però l’espansione internazionale è iniziata, l’ago della bilancia dei profitti è passato dalla Cina all’Europa.

Per Lei Jun il successo della MIUI deriva, in parte, anche da XDA

Al Forum Zhongguancu del 2020, il fondatore e CEO di Xiaomi Lei Jun ha rivelato alcuni dei segreti dietro lo sviluppo della MIUI e il suo successo negli ultimi dieci anni. Il suo discorso è stato un modo per ringraziare e valutare il lavoro svolto dall’azienda negli ultimi dieci anni nel rafforzare il marchio e portare ai clienti un’esperienza incredibile.

Lei Jun ha spiegato che uno dei più grandi obiettivi durante i primi giorni dell’azienda era fornire un’esperienza software adeguata e unica. L’azienda non aveva molta conoscenza dell’hardware degli smartphone. Inoltre, sei anni fa l’hardware disponibile per smartphone economici era lungi dall’essere soddisfacente. L’azienda ha lavorato per garantire che la MIUI fornisse agli utenti Android un’esperienza unica e soddisfacente.

Secondo Lei Jun, la prima vera MIUI ROM è stata pronta per i clienti il ​​20 settembre 2010. In quella data, uno sviluppatore sul forum XDA-Developers ha pubblicato un commento attirando l’attenzione di altri membri del forum su una nuova ROM. A questo punto, aveva il sentore che il software sarebbe stato un successo.

Dopo che il software ha ricevuto una raccomandazione ufficiale da XDA, la società ha deciso di tradurre la MIUI in varie lingue e di adattarla agli smartphone internazionali (ed è qui che MIUI Italia affonda le sue radici). Successivamente, l’azienda ha avviato il processo per diventare un marchio a livello globale.

Il mercato Global genera più profitto di quello cinese

Dieci anni dopo, il CEO afferma che le attività internazionali rappresentano più della metà dell’intero fatturato. Inoltre, l’azienda ha costruito una solida presenza in diversi mercati e ha uno dei più grandi mercati mondiali per gli smartphone – l’India – come sua roccaforte al di fuori della Cina.

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