Lei Jun ci porta alla scoperta dello Xiaomi Lab, centro di test intensivo per 1800 smartphone

Da Lorenzo Spada

Parte del tempo che viene impiegato da un’azienda nello sviluppare un nuovo smartphone è destinato anche alle fasi di test. Eh si, perché lo smartphone può avere le migliori caratteristiche tecniche ma se non è assemblato per bene, il risultato finale non sarà soddisfacente. d ecco allora che, con un video a scopo di marketing, Lei Jun ha aperto le porte allo Xiaomi Lab, un laboratorio innovativo in cui fino a 1800 smartphone vengono testati in maniera continuata per un mese prima che vengano immessi sul mercato (chiaramente non le stesse unità testate).

Da quello che abbiamo appreso dalle parole (in cinese) di Lei Jun, lo Xiaomi Lab ospita circa 200 unità di ogni modello per volta in cui vengono eseguiti diversi test per assicurarne la resistenza nel tempo: dal test dei display a quello degli speaker, ogni componente interno dell’unità viene testata a fondo per assicurarsi che abbia una certa resistenza nel tempo.

Lo scopo promozionale di questo video di Lei Jun sta nel fatto che l’azienda ci tiene molto a far sapere ai propri clienti (e anche a quelli futuri) che l’innovazione è produttività e la qualità è la linfa vitale: con l’innovazione ci si assicura di avere sempre delle novità da mostrare mentre con la qualità ci si assicura che tali novità funzionino adeguatamente e, in generale, che la reputazione aziendale sia sempre alta.

Con questo video sembra che Lei Jun voglia far un po’ smuovere il classico luogo comune che le cose “Made in China” siano si economiche ma anche di qualità inferiore. Non a caso, il CEO ha anche aggiunto che l’azienda intende “conquistare” il mondo con prodotti di qualità.

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