Manu Kumar Jain, ex direttore di Xiaomi India, indagato per evasione fiscale

Da Lorenzo Spada

I fan di Xiaomi in India hanno molta familiarità con Manu Kumar Jain. È stato per diversi anni alla guida di Xiaomi India come amministratore delegato. Tuttavia, ha lasciato la sua posizione ed è ora nel radar della legge indiana. Secondo i rapporti, l’ex direttore è indagato per una possibile evasione fiscale in India.

Un nuovo rapporto di Reuters cita due fonti distinte che hanno una profonda conoscenza dei fatti in corso. Il dirigente, che ora è il vicepresidente globale dell’azienda, vive attualmente a Dubai, ma è già in India per chiarire i fatti. Tuttavia, ha rifiutato di commentare la situazione.

L’agenzia indiana sta sondando la società almeno da febbraio. Nelle ultime settimane ha chiesto a Manu Kumar Jain di comparire davanti ai suoi ufficiali. Questa potrebbe essere la ragione principale del viaggio dell’ex dirigente nel territorio indiano. Tuttavia, lo scopo esatto della sua visita rimane un mistero, almeno ufficialmente.

Alla domanda sull’indagine, un portavoce di Xiaomi ha risposto che la società ha seguito rigorosamente le leggi indiane. Inoltre, assicura la conformità di Xiaomi a tutti i regolatori necessari.

A quanto pare, il governo e le sue agenzie stanno effettuando un ampio controllo del produttore cinese di smartphone. L’ufficio indiano è stato perquisito a dicembre durante un’indagine separata che riguarda l’evasione dell’imposta sul reddito. Questa è una grave violazione della legge, che può generare sanzioni per l’azienda.

Apparentemente, l’agenzia sta cercando strutture commerciali esistenti tra Xiaomi India, i produttori di contratti e la società madre in Cina. Secondo la fonte, i fondi stanno scorrendo tra Xiaomi India e la sua entità madre, compresi i pagamenti delle royalty. Tutti questi sono in fase di verifica.

La seconda fonte afferma che la Direzione ha inviato un avviso a febbraio a Manu Kumar Jain ed ha richiesto diversi documenti della società. Questi documenti includono finanziamenti esteri, modalità di partecipazione e finanziamento, rendiconti finanziari e informazioni sui dirigenti chiave che gestiscono l’azienda.

Questa potrebbe essere una grave ferita per le relazioni tra Xiaomi e India, soprattutto a causa delle continue tensioni tra India e Cina. L’unico grosso problema è che Xiaomi è una forza importante nel mercato degli smartphone indiano. Il marchio si distingue con una quota di mercato del 24%. Samsung, il secondo della lista ha una fetta di torta del 19%.

Il governo probabilmente non prenderà misure drastiche, vista anche la grande importanza economica di Xiaomi per l’India. Tuttavia, potrebbe applicare alcune sanzioni e multe al marchio e a Manu Kumar Jain.

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