3/4 degli utenti MIUI non è cinese

Da Lorenzo Spada

La crescita di Xiaomi a livello internazionale è stata sottolineata nel report finanziario che abbiamo condiviso nelle scorse ore con voi. Tuttavia, in tale report viene omessa del tutto la MIUI e la sua base di utenti a livello Global.

Per sottolineare ancora di più quanto il mercato Global vale per Xiaomi, facciamo notare che gli utenti attivi mensili globali della MIUI sono 510 milioni, con un aumento anno su anno del 28,4%. Nella Cina continentale, gli utenti attivi mensili della MIUI sono 130 milioni, con un aumento anno su anno del 17%. Da questi numeri possiamo anche calcolare che solo quasi un quarto degli utenti MIUI proviene dal mercato domestico. Pertanto, Xiaomi è più un marchio internazionale che cinese.

Questi dati dovrebbero rompere molti stereotipi sul perché Xiaomi non può sopravvivere nei mercati globali. Vogliamo anche ricordare che è il marchio di smartphone numero uno in una miriade di paesi e secondo in Europa. Il grande successo di Xiaomi dunque non passa solamente dall’hardware ma anche dal software (ricordiamo che Xiaomi è nata come azienda di software, con la MIUI come suo primo prodotto).

A dicembre dello scorso anno Xiaomi ha presentato ufficialmente la MIUI 13. Quest’ultima è arrivata con un obiettivo concreto, ovvero essere “più veloce e più stabile”. In effetti, il produttore ha implementato tonnellate di ottimizzazioni, tra cui focus computing 2.0, memoria virtuale, ecc. A parte questo, la fluidità dell’intero sistema è stata notevolmente migliorata.

Rispetto alla MIUI 12.5 e alla versione Enhanced Edition, la MIUI 13 ottimizza il collegamento che c’è fra il sistema operativo Android e l’hardware, qualcosa che gli utenti hanno chiesto a gran voce dopo le non tanto apprezzate due versioni precedenti di MIUI.

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