Nuovi dettagli sull’espansione internazionale di Xiaomi

Da Lorenzo Spada

La grandiosità di Xiaomi nel proprio territorio cinese è enorme, tanto che è diventata il primo produttore di smartphone in assoluto. Le vendite in Cina continuano ad aumentare, segno che il boom degli smartphone in questo paese è ancora in pieno svolgimento.Tutto questo purtroppo non si può dire se espandiamo il campo all’intero pianeta. Xiaomi infatti, attualmente ha concentrato il proprio mercato solamente in alcuni paesi asiatici ma tutto questo presto cambierà.

I primi segni erano arrivati negli scorsi giorni, quando vi avevamo annunciato che la UI in inglese per le Mi TV era finalmente pronta. Rimanendo in tema, Xiaomi ha pubblicato un’altra video intervista ad Hugo Barra, Vice President di Xiaomi, dalla durata di circa mezzo minuto, in cui vengono alimentate le nostre speranze di espansione a livello mondiale del produttore.

Come avete potuto sentire, Hugo Barra ha detto che il software di gestione Mi Phone Manager e quello di Mi Router e Mi WiFi Mini in inglese è pronto (in versione beta) e che presto esso verrà tradotto in numerose altre lingue, cosa che lascia speranza anche a noi italiani.

Sicuramente l’arrivo di Xiaomi nei paesi occidentali farà si che i “grandi produttori” dovranno ridimensionare le proprie politiche di vendita, visto che difficilmente potrebbero competere con smartphone dotati delle stesse caratteristiche dei loro top di gamma ma prezzati a circa la metà.

Nel caso non voleste aspettare l’arrivo ufficiale, potete scaricare la versione Beta rilasciata dalla stessa Xiaomi.

  • Mi Router Client PC|Download
  • Mi Phone Manager|Download

via

Condividi questo articolo
5 commenti
  • Mah, secondo me arrivando in Italia, possiamo scordarci terminali come il Redmi 1S a 150€. Sicuro.

  • Io confido comunque che, a pari caratteristiche tecniche, Xiaomi possa essere molto concorrenziale e spingere tutti a rivedere i prezzi al ribasso.

  • Non avete idea di cosa significhi espandere il mercato a livello internazionale. I costi di distribuzione sarebbero enormi, marketing, centri di assistenza adattati per ogni paese! Oneplus si è dovuta inventare il giochino degli inviti per riuscire a tenere sotto controllo le vendite… Senza contare che possiamo permetterci di pagare così poco i terminali Xiaiomi anche sfruttando il cambio ridicolo cinese (circa 8 volte inferiore rispetto al dollaro)… E tutte le cause legali di Apple ? Ha sollevato tutto quel polverone per i bordi arrotondati dei Galaxy, figuriamoci se si fa mettere i piedi in testa da Xiaiomi… State sicuri che se Xiaiomi esce dalla Cina, possiamo pure scordarci i super prezzi visti fino ad ora, ci saranno vantaggi sull assistenza e garanzia, non lo metto in dubbio, ma il gioco vale la candela? Il problema tassazione è il minimo secondo me…

  • Sono dell’opinione che Xiaomi debba prima fare cassa e solo in un secondo momento espandersi. Nello specifico aprire alla vendita diretta in Italia significa andare incontro ad un mercato tassato all’inverosimile, tanto da non attirare alcun imprenditore straniero (dati alla mano). Fossi in Hugo Barra mi limiterei ad aprire in un solo paese europeo (Irlanda, tanto per fare un esempio), ove la tassazione per le imprese non UE è ancora fattibile, quindi commercializzare il tutto via Web, offrendo una valida garanzia Europa di 2 anni ai propri prodotti…un po’ come fa ‘Expansis”, per farci capire.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version