Presentati anche lo Xiaomi Mi MIX e il Mi VR

Da Gianmatteo Geremia

Subito dopo la presentazione della seconda generazione dello Xiaomi Mi Note, a sorpresa, la società ha portato sul palco altri due dispositivi inediti di cui fino ad adesso non si era mai sentito parlare, ossia il primo vero visore per la realtà virtuale chiamato Mi VR e un secondo smartphone, il Mi MIX. Se il primo di quest’ultimi non ha attirato molto l’attenzione su di sé, lo stesso non si può dire del “concept phone” che ha, per certi versi, addirittura esclissato il Mi Note 2. Scopriamo insieme il motivo di tale affermazione ma prima andiamo con ordine ed esaminiamo il nuovo visore di Xiaomi.

Mi VR

Lo Xiaomi Mi VR va a prendere il posto della sua versione “giocattolo” migliorando di molto il modo di interaggire con tale dispositivo e, quindi, aumentare notevolmente l’esperienza utente all’interno della realtà virtuale. Il primo e fondamentale vincolo che è stato rimosso in questo nuovo Mi VR è la sensazione di nausea percepipa dall’utente causata da una risposta troppo lenta del visore rispetto ai movimenti dell’utente stesso. Ciò è stato possibile grazie all’implementazione di un sensore di movimento dedicato 16 volte più sensibile di quello di uno smartphone che, unito a delle ottimizzazioni di sistema e ad uno smartphone performante, si traduce in una latenza di soli 16 millisecondi (abbastanza da non far percepire tale ritardo).

Infine, per una corrette ed agevole integrazione con il visore, ad esso è stato affiancato un controller che dispone di un sensore di movimento inerziale a 9 assi, oltre alla presenza di un touch-pad. Il Mi VR è già disponibile all’acquisto in Cina ad un prezzo di soli 199 Yuan ovvero circa 27 € al cambio attuale.

Mi MIX

La presentazione di questo smartphone è iniziata in un modo molto particolare, in quanto la società lo aveva descritto come un dispositivo concept che subito dopo si è trasformato in realtà! Tale smartphone rappresenta una “finestra” per il futuro grazie alle sue feature innovative che hanno soppiantato il classico ed ormai vecchio modo di considerare uno smartphone.

Nella parte frontale del Mi MIX troviamo un ampio display da 6,4″ con bordi curvi (privo di angoli) realizzato dalla società stessa con proporzioni 17:9 ed un rapporto screen-to-body del 91,3%. Ciò si traduce, a parità di dimensioni con un iPhone 7 Plus, in un display del 23% più grande in grado di contenere un maggior quantitativo di informazioni rispetto a quest’ultimo. Naturalmente, dato il ristretto spazio disponibile, i tasti di navigazione saranno mostrati a schermo e non posti al di fuori di esso che, insieme alla Quick Ball, consentiranno un’esperienza utente full-immersive.

Adesso sicuramente vi starete chiedendo dove sono finiti gli elementi superiori al display. La risposta è molto semplice, sono stati rimossi, ma allo stesso tempo implementati altrove attraverso nuove tecnologie!

Iniziando dall’aspetto più innovativo, ossia la capsula auricolare, essa è stata totalmente sostituita con una tecnologia definita piezoelettrica a sbalzo che è in grado di convertire il segnale elettrico in energia meccanica (vibrazioni) che a loro volta si trasmettono all’orecchio umano attraverso il corpo dello smartphone.

L’assenza del sensore di prossimità ad infrarossi che consente lo spegnimento del display in fase di chiamata, viene sostituito da un sensore di prossimità ad ultrasuoni collocato al di sotto del display, mentre la fotocamera anteriore è stata posizionata nell’angolo in basso a destra e dispone di un sensore più compatto del 50% rispetto ad uno classico.

Un display di queste dimensioni e privo di bordi necessita assolutamente di un corpo molto resistente e perché non realizzarlo in ceramica?! Scherzi a parte, il corpo di questo smartphone è stato realizzato in collaborazione con il rinomato designer Philippe Starck ed è interamente in ceramica (8 MoHs), incluso i pulsanti laterali, che soltanto quest’ultimo rappresenta quasi un terzo del prezzo complessivo dello smartphone. Inoltre, per unire il grande display frontale al corpo in ceramica non è stato utilizzato nessun metodo convenzionale, quali colle, plastica o adesivi, ma dei connettori senza soluzione di continuità (ad incastro).

La scheda tecnica è, poi, quella di un vero e proprio top di gamma con una CPU Qualcomm Snapdragon 821 (2,35 GHz) e GPU Adreno 530, 4 GB di memoria RAM (LPDDR4), 128 GB di memoria interna (UFS 2.0) non espandibile, fotocamera posteriore da 16 MP con PDAF ed anteriore da 5 MP, sensore per il riconoscimento delle impronte digitali posto sul retro, pieno supporto a tutte le funzionalità dell’NFC, GPS ad alta precisione, DAC Hi-Fi dedicato (192kHz/24bit) e batteria da 4400 mAh con supporto alla Quick Charge 3.0 (ingresso micro-USB di tipo C).

Inoltre, all’interno della confezione di vendita ci sarà anche una cover in pelle e, per chi vuole un tocco di classe in più, è disponibile anche una variante premium che, oltre a disporre di 6 GB di memoria RAM e 256 GB di memoria interna, possiede anche degli inserti in oro 18K attorno alla fotocamera posteriore e al sensore biometrico, mentre le restanti caratteristiche sono invariate.

Concludiamo, infine, riportando che entrambe le versioni saranno disponibili all’acquisto dal 4 Novembre (in Cina) ad un prezzo di:

  • Xiaomi Mi MIX 4/128 GB = 3499 Yuan (circa 475 €);
  • Xiaomi Mi MIX 6/256 GB con oro 18K = 3999 Yaun (circa 543 €).

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4 commenti
  • se il display é amoled e l’usabilità fosse ottima, resterà un pò grosso come form factor ma é spettacolare, hanno tirato fuori qualcosa di realmente innovativo; Samsung, Apple & co ora staranno iniziando ad avere qualche mal di pancia, non hanno a listino prodotti simili e non potranno averceli per mesi

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