Qualcomm Snapdragon X60 ufficiale: velocità di download fino a 7,5 Gbps

Da Lorenzo Spada

Con un annuncio a sorpresa, Qualcomm ha tolto il velo sul nuovo modem 5G Qualcomm Snapdragon X60. Si tratta della diretta evoluzione dell’attuale Snapdragon X55 ed è il principale indiziato per affiancare il SoC Snapdragon 875 nel 2021 (SoC su cui verranno basati gli Xiaomi Mi 11).

Il Qualcomm Snapdragon X60 è il primo modem 5G che è basato su un processo di produzione a 5 nanometri (verrà prodotto nelle fonderie di Samsung) e supporta l’aggregazione portante tra Sub-6 e mmWave. Ha una velocità di download massima di 7,5 Gbps e una velocità di upload di 3Gbps, supportando anche il 5G VoNR (naturale evoluzione del VoLTE).

Ma la caratteristica principale di questo nuovo modem è il supporto all’aggregazione portante FDD-TDD 5G inferiore a 6 GHz, l’aggregazione portante TDD-TDD 5G inferiore a 6 GHz e l’aggregazione delle onde millimetriche inferiori a 6 GHz. Ciò permette di combinare tutte le frequenze e accrescere notevolmente sia la ricezione che la velocità di downlink e uplink

Rispetto al modem X55, il nuovo arrivato raddoppia con successo la frequenza di picco a causa dell’aggregazione delle bande usate dagli operatori sotto i 6 GHz.

Rispetto ai modem 5G presenti sugli attuali SoC concorrenti, le prestazioni sono decisamente più elevate: Mediatek Dimensity 1000 può raggiungere una velocità di downlink di 4,7 Gbps e una velocità di uplink di 2,5 Gbps, mentre HiSilicon Kirin 990 può raggiungere una velocità di downlink di 2,3 Gbps e una velocità di uplink di 1,25 Gbps.

Il modem Snapdragon X60 utilizza anche un nuovo modulo antenna mmWave, ovvero il modulo di terza generazione “QTM535”. È di dimensioni inferiori ma più potente dell’attuale QTM525 e supporta bande globali di onde millimetriche come 26 GHz, 28 GHz e 39 GHz. Il nuovo modulo può offrire agli utenti velocità di rete più elevate e minore latenza.

Come è possibile intuire, nonostante si tratta di un modem dedicato agli smartphone top di gamma, con esso Qualcomm sta gettando le basi per i futuri scenari IoT, in cui milioni e milioni di dispositivi verranno connessi direttamente alla rete internet senza bisogno di passare da un hub di gestione o da uno smartphone.

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