Redmi debutta nella classifica degli smartphone più potenti di novembre 2019

Da Lorenzo Spada

Come ogni mese, AnTuTu ha pubblicato la classifica dei 10 smartphone Android più potenti che hanno eseguito almeno 2000 volte il proprio test. Ebbene, nella classifica di novembre 2019, Redmi fa il suo esordio con Redmi K20 Pro Premium Edition nella variante con 12GB di RAM e 512GB di memoria interna.

Analizzando tutta la classifica, a novembre 2019 l’Asus ROG Phone 2 con 12 GB di RAM e 512 GB di spazio di archiviazione ha continuato a occupare il primo posto con un punteggio medio Antutu di 496.662 punti. Lo smartphone è alimentato da un SoC Qualcomm Snapdragon 855+ e questo ha sicuramente contribuito alle sue prestazioni. Inoltre, il telefono viene fornito con la veloce memoria UFS 3.0, 12 GB di RAM e un esclusivo sistema di raffreddamento a tre strati.

OnePlus 7T Pro da 8 GB RAM + 256 GB si è classificato al secondo posto con un punteggio Antutu medio di 482.881 punti, seguito da vicino da OnePlus 7T Pro nella variante 12 GB RAM + 256 GB che ha raggiunto un punteggio medio di 482.532 punti.

Al quarto posto c’è Realme X2 Pro con RAM da 12 GB + 256 GB con un punteggio AnTuTu medio di 476.185 punti. Il telefono è il primo modello di punta di Realme e, in effetti, lo smartphone più potente del marchio in termini di prestazioni hardware.

Il resto della top 10 è costituito da OnePlus 7 da 8 GB RAM + 256 GB con un punteggio medio di 455.587, Redmi K20 Pro Premium Edition con 12 GB RAM + 512 GB di archiviazione con un punteggio medio di 452.783, Asus ZenFone 6 2019 con 6 GB di RAM + 128 GB con un punteggio medio di 452.776, Samsung Galaxy Note10+ (SDM855) con 12 GB di RAM e 256 GB di archiviazione con un punteggio medio di 449.659 punti e Samsung Galaxy Note 10+ 5G (Exynos 9825) con 12 GB di RAM + 256 GB di archiviazione con un punteggio di 443.858.

Segnaliamo che 9 smartphone su 10 utilizzano un SoC Qualcomm e che, tranne che per l’ingresso di Realme X2 Pro e Redmi K20 Pro Premium Edition, la classifica non è molto diversa da quella del mese di ottobre 2019.

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