Risentimenti fra lo staff di uno Xiaomi Mi Store hanno portato a un danno d’immagine

Da Lorenzo Spada

Xiaomi sta imparando in modo rancoroso che l’espansione arriva con un prezzo e uno di questi è il litigio interno tra il personale mentre aumenta la dimensione del personale. Alla fine del mercato azionario, le azioni della società hanno incontrato alcune acque torbide in quanto sono state influenzate dall’adeguamento del mercato azionario globale, portando il valore di mercato della società a scendere sotto i 300 miliardi di dollari HK. La situazione che è venuta a crearsi allo Xiaomi Mi Store di Nanjing in Cina non ha certo aiutato l’immagine dell’azienda.

Un membro dello staff del Mi Store ha dato alito alle proprie proteste attraverso la rete e avendo accesso all’account Weibo ufficiale del negozio.

Nel suo sproloquio, il membro dello staff ha dichiarato (tradotto dal cinese): “Da oggi, non ci sarà più il flagship store di Nanjing. Tu [probabilmente riferendosi a chi si occupa della gestione del Mi Store] stai calpestando i corpi dei nostri fratelli che lavorano per le loro magre entrate. Xiaomi non è più la compagnia più bella nella mia mente “.

Il post ha anche chiamato in campo anche i vertici dell’azienda come il fondatore Lei Jun e il presidente della compagnia Lin Bin. Da allora il post controverso è stato rimosso.

Secondo i media locali, Xiaomi ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in seguito a questa vicenda: “Abbiamo scoperto che il post è stato pubblicato da un dipendente che gestisce il nostro account Weibo per sfogare il risentimento personale. Ma il motivo alla base di questo incidente è ancora oggetto di indagine“.

Non ci aspettiamo comunque di sentire nulla sull’indagine interna. Speriamo che questo venga risolto e che l’azienda sia in grado di mettere il benessere del personale in prima linea.

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