Nel corso degli ultimi anni al mercato degli smartphone si è aggiunta la categoria dei modelli pensati specificatamente per il gaming. Ma considerando che il SoC è spesse volte lo stesso dei top di gamma “non gaming” e la crescita in popolarità dei servizi di cloud gaming come Google Stadia e Xbox Streaming, vale davvero la pena acquistare uno smartphone solo perché pubblicizzato per il gaming?
Xiaomi ha dalla sua il brand Black Shark che si occupa solamente di smartphone da gaming mentre POCO sta valutando la possibilità di entrare nel mercato con un modello GT e Redmi lo ha fatto con una versione speciale di Redmi K40.
Come detto, spesse volte il SoC degli smartphone da gaming, ovvero la parte che davvero fa la differenza nelle prestazioni nude e crude, è lo stesso rispetto alle controparti non gaming di fascia alta. Ma allora quali sono gli incentivi che i produttori offrono per l’acquisto di questa determinata categoria di smartphone?
Una specifica che viene nella maggior parte dei casi migliorata è il quantitativo di memoria RAM: non è strano vedere uno smartphone da gaming con 12, 16 o persino 18 GB di memoria RAM. Seppur in linea generale più memoria RAM si ha, migliori sono le prestazioni, nel caso degli smartphone Android un quantitativo così elevato di memoria RAM non viene sfruttata al massimo dal sistema operativo (e dai vari giochi sviluppati per esso). In questo caso dunque c’è il forte sospetto che si tratta solo di marketing e niente altro.
Un’altra caratteristica spesse volte presente negli smartphone da gaming è un sistema di dissipazione del calore sviluppato ad-hoc per permettere alla CPU e alla GPU di funzionare al 100% per un periodo di tempo più lungo rispetto al normale. A differenza della RAM, in questo caso un sistema di dissipazione di livello superiore ha davvero un suo motivo di esistere, in quanto è stato dimostrato su diversi modelli che il throttling della CPU e della GPU a causa del calore troppo elevato avviene dopo molto più tempo rispetto ali smartphone standard.
Altra specifica tipica degli smartphone da gaming è la presenza di un paio di tasti dorsali sul lato lungo che permettono di avvicinare il gaming mobile a quello su console mediante un controller.
Chiaramente tutte queste aggiunte vanno a beneficiare il gaming solamente se eseguito in locale: se si utilizza un servizio di cloud gaming, non ha importanza la potenza locale del telefono in quanto viene sfruttata quella remota dei server. In altre parole, per il cloud gaming non ‘è molta differenza fra uno smartphone di fascia bassa e uno smartphone da gaming top di gamma.
Voi che cosa ne pensate? Per come è strutturato Android sul fronte gaming, vale la pena acquistare uno smartphone da gaming rispetto a una controparte standard?