Il rapporto che c’è fra Xiaomi e il mercato USA è molto complesso, con solo alcuni prodotti del brand che vengono commercializzati nel mercato consumer (e appartenenti soprattutto alla categoria dell’home entertainmet e della mobilità elettrica). Sono anni che all’azienda viene chiesto se e quando ha intenzione di iniziare la vendita dei propri smartphone negli USA ma non abbiamo mai avuto una risposta definitiva.
Probabilmente c’è una questione di brevetti nel mezzo ma fatto sta che gli ultimi dati condivisi da Canalys dovrebbero far riconsiderare l’idea di restare fuori dal mercato USA. Il rapporto pubblicato da Canalys indica che il 70% degli smartphone spediti negli Stati Uniti nel secondo trimestre del 2020 sono stati prodotti da OEM cinesi, un dato superiore del 10% rispetto alla stima per il primo trimestre del 2020 che si fermava al 60%.
Il rapporto mostra anche che la pandemia COVID 19 è stata responsabile del picco della domanda di smartphone economici, la maggior parte dei quali sono stati prodotti in Cina. Ciò è dovuto al fatto che i consumatori adottano un approccio attento ai costi nei confronti della spesa a causa della perdita di posti di lavoro e di un’economia rallentata.
Il prezzo medio di uno smartphone venduto negli Stati Uniti è sceso a $503, ovvero il 10% in meno rispetto all’anno precedente. Inoltre, un maggiore numero di iscritti a Lifeline, un programma di assistenza che offre servizi telefonici sovvenzionati per famiglie a basso reddito, hanno contribuito al balzo delle vendite di dispositivi Android di fascia bassa.
Come previsto, Apple è ancora il marchio da battere negli Stati Uniti con un aumento del 10% nelle spedizioni rispetto allo scorso anno. L’iPhone SE 2020, lanciato per $399, è uno dei modelli più venduti dell’azienda nel secondo trimestre del 2020, il che riflette una riduzione del potere di spesa dei consumatori.
Altri marchi che hanno visto anche un aumento delle loro spedizioni includono Motorola di proprietà di Lenovo, con un aumento dell’8% delle spedizioni anno su anno. Inoltre, anche i marchi a basso costo come Unimax e Wiko hanno registrato un miglioramento delle spedizioni.
Le spedizioni di Samsung sono state piatte anno dopo anno poiché le vendite di telefoni economici come il Galaxy A10e e A20 hanno mitigato le carenze registrate dalle vendite poco entusiasmanti di top di gamma come l’S20.
Ma non tutti i marchi cinesi hanno avuto successo in questo periodo: TCL ha visto le sue spedizioni precipitare del 43% nonostante Canalys abbia anche affermato che le instabili tensioni tra Stati Uniti e Cina stavano creando un “perenne stato di incertezza” per praticamente ogni produttore di telefoni oltre a Samsung e LG.
Insomma, per Xiaomi gli USA rappresentano ancora un mercato in cui potenzialmente accrescere la propria presenza con gli smartphone. Tuttavia, nessuna nuova notizia è emersa su un’eventuale espansione.