Lo Xiaomi 12 Ultra è stato confermato ufficiosamente dalla certificazione IMEI col numero modello 2206122SC e con il nome interno L2S. Oltre a ciò, è stato riferito che lo smartphone esordirà con a bordo il nuovo Snapdragon 8 Gen 1+ nel corso del terzo trimestre del 2022.
La notizia arriva dal popolare leaker cinese Digital Chat Station su Weibo. Nel post, ha menzionato proprio che lo Xiaomi L2S, con numero di modello 2206122SC, sfoggia il chipset Qualcomm SM8475 ancora non annunciato sotto il cofano. Il leaker rivela anche che la data di lancio del dispositivo avverrà nel terzo trimestre del 2022.
Pur non avendone ancora la certezza, si dice che il Qualcomm SM8475 avrà il nome commerciale Snapdragon 8 Gen 1+ e questa volta dovrebbe essere prodotto con il processo a 4 nm di TSMC invece del nodo a 4 nm di Samsung. Questa perdita è una gradita sorpresa per coloro che stavano aspettando l’arrivo in Europa dello Xiaomi 12 e del modello 12 Pro ma hanno deciso di aspettare invece Xiaomi 12 Ultra. Per contesto, praticamente tutti coloro che li hanno provati hanno avuto delle impressioni positive. Che si tratti delle fotocamere, dei display o dell’esperienza audio, entrambi i telefoni hanno tutto. Tuttavia, entrambi i telefoni hanno un importante tallone d’Achille che non può essere risolto tramite un aggiornamento software, ovvero il chip Snapdragon 8 Gen 1 che si surriscalda troppo.
Il chip Snapdragon 8 Gen 1 è soggetto a surriscaldamento, problemi di esaurimento della batteria e persino throttling termico su molti dispositivi come Xiaomi 12, 12 Pro, Motorola Edge X30 e Realme GT 2 Pro. Molti hanno attribuito le carenze del chip al nodo a 4nm di Samsung. Questo perché i precedenti chipset di punta di Qualcomm come Snapdragon 870, Snapdragon 865 e Snapdragon 855 non presentavano questi problemi così come l’8 Gen 1, e tutti e 3 sono fabbricati sotto TSMC. E con i reclami sempre crescenti da parte dei produttori di telefoni e dei consumatori, secondo quanto riferito Qualcomm tornerà a TSMC per il suo chipset Snapdragon 8 Gen 1+ nella speranza che il processo porti a chip meno energivori.
