Xiaomi accusata di plagio anche da Jawbone

Da Lorenzo Spada

Xiaomi è un’azienda che, nella sua relativa breve vita, ha dovuto subire accuse di plagio da molte parti. Ricorderete sicuramente le accuse mosse da Maizu con il lancio di Mi2, le accuse mosse da Nokia per il lancio di Mi3 e poi tutte le varie accuse circa il plagio dei prodotti Apple. Insomma, Xiaomi ha avuto spesso la necessità del proprio staff legale.

Purtroppo sembra che anche nel prossimo futuro ne avrà bisogno visto che, il CEO di Jawbone, Yves Behar, ha accusato il colosso cinese di plagio per quanto riguarda il Mi Bluetooth Speaker. Al momento la dirigenza non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sull’accaduto, per cui non sappiamo quali saranno le linee che seguirà l’azienda in ambito legale.

Ad ogni modo, l’immagine che vedete qui in alto mostra un confronto diretto fra lo speaker di Jawbone e lo speaker incriminato di Xiaomi. Le uniche somiglianze noi le notiamo nella forma generale nella griglia frontale e nella trama che essa crea. Per il resto, sia la disposizione dei tasti che tutto il resto a nostro avviso è differente.

Sicuramente vi informeremo non appena la dirigenza si esporrà pubblicamente riguardo quest’accusa oppure non appena vi sarà una svolta in qualsiasi senso. Nel frattempo, vi vigliamo ricordare che Xiaomi ha finanziato con successo, attraverso una campagna di crowfounding, un purificatore dell’acqua | Xiaomi Viomi L1 è un nuovo purificatore d’acqua |.

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