Xiaomi acquisisce parte di VeriSilicon Microelectronics, produttrice di SoC

Da Lorenzo Spada

Xiaomi ha acquisito circa il 6% della società cinese di progettazione chip VeriSilicon Microelectronics. Questa acquisizione rende Xiaomi il quarto maggiore azionista della società. Il produttore di smartphone cinese si sta affacciando sempre di più nel corso degli anni al settore dei semiconduttori.

Con la sua sede principale a Shanghai, VeriSilicon ha centri di ricerca e sviluppo negli Stati Uniti e in Cina. L’obiettivo principale della società è l’innovazione nel settore dei semiconduttori. Spesso, questa azienda è un appaltatore di altre società di chip per aiutarli a completare parte del loro lavoro di progettazione di semiconduttori.

Al momento, il processo di quotazione del core board di VeriSilicon Microelectronics è in corso. L’ultimo round di finanziamento della compagnia si è svolto a giugno (l’ultimo prima che la società venisse quotata in borsa).

Un documento presentato da VeriSilicon Microelectronics ha rivelato che un fondo gestito da Xiaomi è diventato il suo secondo maggiore azionista esterno nel giugno di quest’anno. Xiaomi ha confermato l’investimento.

Gli ultimi dati di IDC mostrano che dal rilascio del suo primo smartphone, Xiaomi è cresciuta a un ritmo molto repentino e che nel primo trimestre di quest’anno è diventato il quarto più grande venditore di smartphone al mondo. Tuttavia, ha meno successo in termini di chip.

Xiaomi ha fondato una divisione di semiconduttori nel 2014 e, tre anni dopo, la società ha annunciato il suo primo SoC Surge S1. Questo chip è utilizzato nello smartphone Xiaomi Mi 5, ma non è stato ampiamente promosso. Dopodiché, Xiaomi non ha tenuto alcun importante annuncio di chip fino ad aprile di quest’anno.

Non escludiamo che l’acquisizione di parte di VeriSilicon Microelectronics abbia lo scopo di rendersi meno dipendente da Qualcomm e procedere con le proprie gambe proprio come fanno già Apple, Samsung e Huawei.

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