Xiaomi invia aiuti umanitari (maschere e termometri) nella città di Wuhan affetta dal Coronavirus

Da Lorenzo Spada

La città di Wuhan è diventata estremamente famosa agli occhi del mondo negli ultimi giorni per via dell’infezione di un nuovo tipo di Coronavirus che l’ha colpita e che già ha ucciso diverse persone. Dopo che la città di Wuhan è entrata in uno stato di isolamento per cercare di bloccare la diffusione del virus, le aziende tecnologiche in Cina si stanno facendo avanti per aiutare i professionisti medici e i residenti che stanno combattendo questa piaga. Fra queste troviamo anche Xiaomi.

Dopo che JD.com e Douyin (la versione cinese di TikTok) si sono fatti avanti per aiutare, anche Xiaomi ha anche annunciato assistenza di emergenza per un valore di 300.000 yuan (circa 40.000 euro) alla città di Wuhan.

Xiaomi ha rivelato tramite il suo account Weibo ufficiale che ha inviato a Wuhan il primo lotto di forniture mediche che include maschere N95, maschere mediche e termometri. L’attrezzatura è arrivata ieri sera al quartier generale di prevenzione e controllo dell’epidemia di Wuhan. Xiaomi ha aggiunto che sta monitorando lo stato dell’epidemia e continuerà ad allocare forniture per aiutare la città.

Il Coronavirus, noto per causare un caso speciale di polmonite letale, si dice che abbia avuto origine dalla città di Wuhan in Cina. La città è entrata in uno stato di blocco con tutti i voli e i sistemi di trasporto a lunga distanza sospesi per il prossimo futuro (l’ultimo volo è stato quello diretto verso Roma Fiumicino).

Wuhan è la settima città più popolosa della Cina con una popolazione di oltre 11 milioni. Dato che alla maggior parte di questi residenti non è permesso lasciare la città fino a quando l’epidemia non verrà controllata, l’aiuto esterno è sicuramente ben accetto.

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