Xiaomi allunga la lista degli smartphone che non riceveranno la MIUI 11

Da Lorenzo Spada

Per la delusione di molti Mi Fans, Xiaomi ha allungato ulteriormente la lista di smartphone che non riceveranno l’aggiornamento alla MIUI 11.

La prima lista è stata pubblicata a metà aprile e includeva una manciata di “vecchi” smartphone :

  • Redmi 6
  • Redmi 6A
  • Redmi Y2
  • Redmi 4
  • Redmi 4A
  • Redmi Note 4
  • Redmi 3S
  • Redmi 3X
  • Redmi Note 3
  • Redmi Pro

A tale lista però nelle scorse ore si sono aggiunti:

  • Redmi Pro
  • Redmi 6
  • Redmi 6A

Mancare l’imminente aggiornamento alla MIUI 11 o qualsiasi aggiornamento della Global Beta in futuro significa che gli utenti di questi smartphone non avranno la funzionalità più innovative che gli sviluppatori di Xiaomi stanno mettendo a punto.

Nel frattempo, la società ha confermato che continuerà a fornire aggiornamenti di sicurezza Android per i telefoni che non ricevono il nuovo aggiornamento.

Comprendiamo che tenere aggiornati un grande numero di smartphone è un lavoro che richiede molte risorse ma ci piacerebbe che ogni smartphone o tablet che Xiaomi annuncia abbia almeno 24 mesi di supporto garantito, sia per quanto riguarda gli aggiornamenti funzionali (sistema operativo Android e Rom MIUI) che per quanto riguarda le patch di sicurezza mensili.

A questo punto, coloro che sono in possesso di questi smartphone possono davvero volgere la loro completa attenzione, in termini di aggiornamenti software, al mondo del modding. Di fatto, affidarsi alla community di sviluppatori di terze parti è l’unica soluzione per far mantenere il passo con le versioni di Android agli smartphone sopramenzionati.

Nella speranza che Xiaomi riveda in positivo le sue politiche di aggiornamento degli smartphone di fascia bassa, vi vogliamo ricordare che il vero successo sembra che stia arrivando dagli smartphone di fascia alta, tanto che nel 2018 Xiaomi ha avuto un +149% di vendite nel settore degli smartphone Premium, diventando fra le tre aziende con il più elevato tasso di crescita (ma comunque fuori dalle prime 5 per volumi di vendita).

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