Xiaomi Automobile è ora un’azienda e un marchio registrato

Da Lorenzo Spada
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Dopo aver preparato il terreno a colpi di acquisizioni e investimenti in aziende chiave (come quella di Geometrical Pal), Xiaomi ha annunciato ufficialmente che la registrazione industriale e commerciale della Xiaomi Automobile Co. Ltd. è stata completata. L’azienda è stata costituita con un capitale iniziale di 10 miliardi di yuan e Lei Jun, fondatore, presidente e CEO del gruppo Xiaomi, è alla guida di questa nuova entità.

Dall’annuncio dell’ingresso di Xiaomi nel settore delle auto intelligenti circa cinque mesi fa, la società afferma di aver creato un team di circa 300 membri per il business delle auto elettriche a guida autonoma da un pool di oltre 20.000 candidati. Il processo di assunzione non è ancora terminato e sta cercando di invitare più persone possibile a unirsi al team.

L’azienda cinese è in trattative con diverse case automobilistiche per una partnership, ma finora nulla è stato concretizzato. In particolare, è stato riferito che Xiaomi sta cercando di acquisire una partecipazione nell’unità di veicoli elettrici di China Evergrande. Qualche settimana fa, Lei Jun ha visitato la sede della SAIC, aggiungendo l’azienda all’elenco di altre case automobilistiche che ha visitato, tra cui BYD, Great Wall, Wuling e alcune altre famose aziende automobilistiche. L’obiettivo però è realizzare in case le automobili.

Negli ultimi mesi, il management di Xiaomi ha avuto 85 visite nel settore, scambi approfonditi con oltre 200 veterani dell’industria automobilistica, quattro discussioni interne di gestione e due riunioni formali del consiglio.

Xiaomi mira a offrire auto elettriche smart di alta qualità ai suoi utenti (inizialmente in Cina, poi chissà, anche in tutto il mondo) per godersi una vita intelligente onnipresente, afferma Lei Jun. Sebbene l’investimento iniziale dell’azienda sia di circa 10 miliardi di yuan, è previsto che Xiaomi Automobile investirà circa 60 miliardi di yuan nei prossimi 10 anni man mano che l’azienda cresce.

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