Xiaomi brevetta una pop-up camera innovativa e fuori dagli schemi

Da Lorenzo Spada

L’utilizzo delle pop-up camera non è certo una novità nel mondo degli smartphone e soprattutto in quello di Xiaomi, che ne fa uso ormai da diversi anni su alcuni suoi smartphone. L’ultimo brevetto depositato presso l’USPTO (United States and Trademark Office) e il WIPO (World Intellectual Property Office) è senza dubbio il più ambizioso.

Questo modulo fotografico pop-up è diverso dagli altri poiché i sensori all’interno del modulo sono rivolti verso l’alto anziché lateralmente. Grazie alla presenza di uno specchio direzionale regolabile elettromeccanicamente, gli stessi sensori della fotocamera possono essere utilizzati per fare foto e video sia posteriormente che anteriormente.

Come potete vedere dall’immagine di copertina (concept art realizzata da LetsGoDigital), sulla parte inferiore della pop-up camera brevettata da Xiaomi sono presenti due sensori fotografici posti in verticale verso l’alto e, in base all’angolazione dello specchio, la scena catturata è quella anteriore o posteriore.

In altre parole, si tratta di una tecnologia simile a quella periscopica usata da Huawei e OPPO ma portata ad un altro livello. Ciò permetterebbe di eliminare qualsiasi elemento dalla scocca posteriore e non avere alcun foro o notch anteriormente. Allo stesso tempo però, la presenza di uno specchio mobile aggiungerebbe, a nostro avviso, una fragilità in più all’insieme.

Detto questo, non vediamo Xiaomi implementare questa tecnologia in uno smartphone commerciale. Questo perché ha in programma di lanciare nel prossimo futuro smartphone con fotocamera sotto il display come il Mi MIX 4. Tuttavia, l’azienda potrebbe utilizzare questa fotocamera pop-up in un concept phone per mostrarne le potenzialità (un po’ come fatto per il display surround del Mi MIX Alpha).

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