Xiaomi, la burocrazia cinese fa ritardare il progetto delle auto elettriche

Da Lorenzo Spada
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Nonostante ci lamentiamo sempre che in Italia la burocrazia la fa da padrona e che molti progetti vengono rallentati (o arrestati quasi del tutto) a causa di essa, è anche vero che tutto il mondo è paese. Ed ecco allora che Xiaomi Automotive sta affrontando proprio questo problema in Cina sul fronte dei suoi progetti per le auto elettriche.

Dopo aver impegnato nell’impresa 10 miliardi di dollari di investimenti e partnership strategiche con altre realtà cinesi, Xiaomi è ancora in attesa di ricevere il nulla osta definitivo all’avvio del progetto automobilistico da parte dei funzionari della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma.

Non si sa con esattezza quale sia il problema burocratico ma, stando a un paio di fonti di Bloomberg, questo intoppo ha fatto si che l’intero progetto fosse in ritardo, col rischio che il debutto della quattro ruote – previsto per il 2024 – possa essere “posticipato”.

Il protrarsi della situazione di stallo potrebbe prolungare il peso delle ingenti spese di ricerca e sviluppo e degli investimenti in immobilizzazioni e quindi pesare anche sulla sua quota di mercato, dato che il segmento degli elettrici in Cina è sempre più affollato dai rivali in rapida crescita Nio, Xpeng e Li Auto”.

Xiaomi ha senza dubbio piani molto ambiziosi per le proprie auto elettriche e per la guida autonoma. Ma la volontà e l’evoluzione tecnologica derivante dagli investimenti si deve scontrare con la realtà dei fatti fatta di leggi e burocrazia.

In attesa di avere nuove informazioni su questa vicenda, vi vogliamo ricordare che il primo prototipo, progettato insieme a Shanghai HVST Automobile Design, dovrebbe venire mostrato al pubblico ad agosto.

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