Xiaomi come Findomestic: diventa una finanziaria in Cina

Da Lorenzo Spada

Nonostante Xiaomi sia prevalentemente un’azienda che si occupa dello sviluppo e della vendita di elettronica nel mercato consumer, ha sempre adocchiato altri potenziali mercati dove poter crescere. Ed ecco allora che, dopo aver visto un rialzo favorevole nel valore delle azioni, il colosso ha ottenuto l’autorizzazione a diventare una finanziaria. In altre parole, potrà emettere prestiti alle persone.

Il settore dei finanziamenti si è rivelato importante e redditizio per aziende del calibro di Alibaba e Tencent. La Commissione di regolamentazione bancaria e assicurativa cinese ha annunciato venerdì di aver dato a Xiaomi l’assenso a costituire una società di credito al consumo a Chongqing, un comune nel sud-ovest del paese. L’organismo di regolamentazione ha fissato un termine di sei mesi dalla data di approvazione per l’istituzione della finanziaria.

La società di emissione dei prestiti di Xiaomi ha come azionisti chiave la Chongqing Rural Commercial Bank (CRCB) e altre tre società con sede a Chongqing. Il capitale sociale proposto è fissato a 1,5 miliardi di RMB ($ 218,6 milioni).

I media cinesi hanno riferito già a novembre che Xiaomi sarebbe diventata la 28esima società nel paese ad acquisire una licenza di credito al consumo, unendosi a Baidu, Alibaba e molti altri. Xiaomi ha detto ai media cinesi che la costituzione di una nuova società la aiuterà a guadagnare una base più solida a Chongqing e si aspetta di espandere i prestiti per i consumatori in tutto il paese nel prossimo futuro.

Insomma, quella di Xiaomi è una mossa di espansione non tanto esplorativa quanto necessaria per poter concorrere alla pari con le altre grandi aziende hi-tech e per potersi garantire ulteriori entrate di fondi da poter investire sulla propria crescita.

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