Trump colpisce duro Xiaomi e i suoi affari con gli USA

Da Lorenzo Spada

Nei giorni finali della sua amministrazione alla Casa Bianca, Donald Trump ha deciso di agire nuovamente contro le aziende cinesi imponendo dei divieti sul fare affari con gli USA e stavolta ad andarci di mezzo è stata Xiaomi.

Indicando un pericolo di sicurezza nazionale nel fare affari con Xiaomi in quanto “un’azienda militare del partito comunista cinese“, Trump ha imposto lo stop a qualsiasi attività di import ed export che Xiaomi ha con gli USA.

Sotto l’autorità della Sezione 1237 del National Defense Authorization Act, Xiaomi non sarà in grado di acquistare beni e servizi da fornitori statunitensi (l’arrivo degli smartphone Xiaomi negli USA è probabilmente tramontato per sempre): molte società cinesi sono già soggette a questa restrizione nell’elenco delle entità del Dipartimento del commercio ma per Xiaomi non si tratta di una “punizione” simile a quella di Huawei e ZTE.

Ma la conseguenza più rilevante è l’obbligo per gli investitori statunitensi di Xiaomi di cedere le loro partecipazioni nella società. Mentre Huawei e ZTE sono sostenuti principalmente da fondi del governo cinese o commercianti nazionali, per Xiaomi – che ha raccolto miliardi di dollari da fonti globali per una quotazione pubblica nel 2018 – non è così.

Ciò potrebbe non solo influire sulla sua produzione interna di elettrodomestici e accessori intelligenti per i consumatori ma impattare enormemente anche il suo mercato degli smartphone nei mercati esteri, compresa l’Europa occidentale. C’è da dire che già in passato c’era il timore di qualcosa del genere, motivo per cui Xiaomi avrebbe già preparato il suo piano B.

Gli investitori avrebbero avuto tempo fino all’11 novembre per vendere la loro parte di quote azionarie, forse abbastanza tempo per lasciare che il governo o gli acquirenti patriottici di azioni alleviassero il problema. Ad ogni modo, il prezzo delle azioni Xiaomi sui mercati over-the-counter è sceso del 9% nel trading diurno degli Stati Uniti ma si prevede che la sua quotazione a Hong Kong seguirà l’esempio all’apertura del piano.

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