Il form factor degli smartphone, così come anche la quantità e la posizione dei tasti fisici ormai è alquanto immutata da diversi anni. Al di là di qualche eccezione (il tasto per lo scatto fotografico a doppia corsa degli smartphone Sony Xperia), solo il tasto di accensione e spegnimento e il bilanciere del volume fanno parte della configurazione standard. LG e Samsung però hanno anche incominciato a integrare un tasto dedicato per gli assistenti digitali. Xiaomi dovrebbe seguire la stessa strada?
LG G7 ThinQ è equipaggiato con il pulsante dedicato a Google Assistant. È il primo telefono ad avere un pulsante fisico che richiama solo l’assistente digitale di Google, e segue il pulsante Bixby di Samsung presente dal Galaxy S8.
Sappiamo bene che Xiaomi sta collaborando a stretto contatto con Google sulla realizzazione di alcuni smartphone aderenti al programma Android One. Inoltre, non avendo altra scelta che integrare Google Assistant nei modelli venduti in Europa, non vi è nemmeno una sorta di “concorrenza interna” con un proprio assistente digitale.
A nostro avviso l’utilizzo di un tasto dedicato per richiamare Google Assistant è il miglior modo per cominciare a usarlo più spesso e decisamente questo è nel pieno interesse di Google (più lo si utilizza, più lo si migliora e più Google affina la nostra profilazione). Il risveglio con la hotword “OK Google” non è molto pratica in ambienti pubblici mentre la pressione prolungata sul tasto home richiede che lo smartphone sia sbloccato.
Una tecnologia quindi che doveva scomparire del tutto nel mondo degli smartphone (Apple voleva eliminare qualsiasi parte mobile dai propri iPhone) sta tornando in auge come accesso semplificato agli assistenti digitali.
Voi che cosa ne pensate? Secondo voi i futuri smartphone Xiaomi dovrebbero equipaggiare un tasto fisico dedicato a Google Assistant (e magari ri-mappabile a piacimento) oppure la configurazione hardware è già buona così?
