Xiaomi fa parte delle 50 società più innovative al mondo del 2016

Da Gianmatteo Geremia

Xiaomi è una start-up che nel corso di pochi anni è riuscita ad ottenere risultati impressionanti ed una crescita che si può tranquillamente definire sorprendente. Molte sono state le sfide affrontate nel corso di questi anni ma, riportando le stesse parole del CEO di Xiaomi, questa crescita così rapida va contro gli obiettivi iniziali della società e di conseguenza adesso bisogna rallentare e focalizzarsi su alcune specifiche aree, così da garantire una crescita sostenibile a lungo termine. Pertanto, il 2017 sarà un anno di miglioramento e di fortificazione per Xiaomi in cui non si vedranno particolari novità in ambito tecnologico ma, al contrario, servirà per la creazione di una solida base su cui poggeranno i futuri obiettivi della società stessa (espansionistici in primis).

Però, prima di guardare al futuro della società, è bene mettere in evidenza ciò che essa è riuscita a realizzare lo scorso anno ma, soprattutto, l’impatto che essa ha avuto sul settore tecnologico. A tal proposito, secondo un’indagine eseguita dalla Boston Consulting Group (BCG), il noto brand asiatico è stato inserito tra le 50 società più innovative al mondo del 2016, aggiudicandosi la 35° posizione e collocandosi relativamente molto al di sopra della compatriota Huawei (anch’essa entrata in classifica quest’anno).

Ciò è stato possibile grazie ad una società che è stata fondata sulla cultura ingegneristica e sulla continua ricerca di innovazioni tecnologiche che hanno portato alla creazione di un gran numero di prodotti dal notevole impatto tecnologico. Tra questi ricordiamo quelli che hanno avuto un’influenza significativa sul settore degli smartphone:

  1. il Mi 5 è stato il primo smartphone al mondo a disporre della stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS) a 4 assi e di un corpo in ceramica curva (3D Ceramic);
  2. il Mi 5S è stato il primo smartphone al mondo a cui è stato implementato un sensore biometrico ad ultrasuoni per il riconoscimento delle impronte digitali ed il primo a disporre di un sensore fotografico incredibilmente sensibile alla luce con una dimensione dei pixel di 1,55μm;
  3. il Mi Note 2 è stato il primo smartphone “cinese” a disporre di un display dual-edge;
  4. il Mi MIX ha rappresentato il culmine dell’innovazione tecnologica grazie ad un display quasi borderless su tre lati ed un rapporto screen-to-body altissimo, al sistema piezoelettrico in ceramica, al sensore di prossimità ad ultrasuoni, al corpo realizzato interamente in ceramica ed a molto altro ancora.

Infine, bisogna ricordare che Xiaomi non è soltanto una società innovativa ma contribuisce anche al successo di altre piccole start-up appartenenti al Mi Ecosystem, fornendo loro gli strumenti necessari affinché possano immettere sul mercato i propri prodotti, affiancando il proprio brand a quello della società. A nostro avviso, Xiaomi è una società che si è meritata a pieno questo riconoscimento e crediamo che in futuro acquisterà ancora più importanza, così tanta da poter confrontarsi anche con i maggiori brand del momento.

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