Xiaomi sale ancora nella classifica Fortune Global 500: nel 2020 si è posizionata 422°, +46 posizioni rispetto al 2019

Da Lorenzo Spada

Per il secondo anno consecutivo, il colosso cinese Xiaomi è presente all’interno della prestigiosa classifica Fortune Global 500 di Forbes. Xiaomi è stata la più giovane azienda a essere inserita nella lista del 2019, al n. 468° posto.

La società, classificatasi al 422° posto (registrando un balzo di 46 posizioni rispetto al 468° posto dell’anno precedente), nello scorso anno fiscale ha registrato un fatturato di 29.795 miliardi di dollari (205,84 miliardi di RMB) e un utile netto di 1.453 miliardi di dollari, in crescita del 34,8% rispetto all’anno precedente. La società si conferma inoltre alla 7° posizione nella categoria Internet Services and Retailing.

+46 posizioni per Xiaomi nella Fortune Global 500 in 12 mesi

Quest’anno ricorre il decimo anniversario della fondazione di Xiaomi. Guardando all’ultimo decennio, Xiaomi non avrebbe raggiunto il successo di cui gode oggi senza il caloroso e incrollabile sostegno dei nostri quasi 19.000 colleghi in tutto il mondo, i Mi Fans, gli utenti, i partner commerciali e gli amici. In questo strano anno che è il 2020, nel quale le nostre vite sono state profondamente influenzate da cambiamenti radicali, vorrei che tutti voi accettaste la mia gratitudine e il mio apprezzamento. Vorrei anche cogliere questa opportunità per sottolineare il nostro impegno a realizzare e commercializzare continuamente prodotti innovativi e sorprendenti, al prezzo più accessibile e onesto, per ogni Mi Fan e utente in ogni angolo del mondo”, ha dichiarato Lei Jun, Founder, Chairman e CEO di Xiaomi

Ricordiamo poi che secondo IDC, a giugno 2020 Xiaomi si è confermato il 4° brand mondiale di smartphone in termini di volume di spedizioni. L’azienda ha inoltre incubato e investito in oltre 200 aziende dell’ecosistema, molte delle quali specializzate nello sviluppo di smart hardware, realizzando così la più grande piattaforma IoT consumer al mondo con circa 252 milioni di smart hardware connessi, esclusi smartphone e laptop, a fine marzo 2020.

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