Xiaomi fuori dalla Top 10 degli smartphone che emettono più radiazioni

Da Lorenzo Spada

L’ingegneria interna delle componenti di uno smartphone non serve solamente ad ottimizzare lo spazio per far si che ogni spazio venga occupato ma anche a garantire che le antenne vengano posizionate in maniera tale da avere un’ottima ricezione indipendentemente dalla presa dell’utente. Allo stesso modo, gli ingegneri devono pensare a ridurre al massimo le radiazioni elettromagnetiche emesse dalla scocca dello smartphone, ovvero i così detti valori SAR.

Le prove per i livelli di irraggiamento considerano “Specific Absorbtion Rates” (valori SAR) dei singoli dispositivi. Il corpo umano assorbe le onde del campo elettromagnetico a radiofrequenza (RF-EMF). Il SAR misura effettivamente la velocità con cui il corpo umano lo fa e i risultati del test sono in watt per chilogrammo (W/Kg).

Da questo punto di vista, in un recente report pubblicato da Banklesstime possiamo notare come Xiaomi sia fuori dalla top 10 degli smartphone che emettono più radiazioni elettromagnetiche in termini di valori SAR. Questa è una delle poche classifiche in cui non si vuole essere assolutamente in prima posizione. Al primo posto c’è il Motorola Edge che ha un punteggio SAR di 1,79 W/Kg. Questo smartphone emette 0,20 W/Kg in più di radiazioni rispetto allo ZTE Axon 11 5G che si trova in seconda posizione con 1,59 W/Kg.

Il resto della classifica, come potete vedere, include alcuni smartphone OnePlus, Sony e soprattutto quelli prodotti da Google.

Ora, alla domanda a cui tutti voi cercherete risposte, le radiazioni degli smartphone sono dannose? La semplice risposta a questa domanda è che non ci sono prove che le radiazioni degli smartphone causino danni significativi agli esseri umani.

Questo perché i telefoni cellulari emettono onde RF all’interno dello spettro elettromagnetico. Tuttavia, potrebbero causare alcuni problemi di salute come scottature solari e tumori della pelle melanoma/non melanoma.

Gli ultimi smartphone 5G emettono anche onde RF fino a circa 80 GHz. Tuttavia, per gli smartphone che utilizzano la connettività 2G, 3G e 4G, la loro emissione RF è compresa tra 0,7 e 2,7 GHz. Queste frequenze non sono alte, quindi non sono ionizzanti. La radiazione non ionizzante è un tipo di radiazione elettromagnetica che non ha abbastanza energia per ionizzare atomi o molecole.

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