Come spesso ripetiamo, l’India rappresenta una vera e propria miniera d’oro per Xiaomi in quanto rappresenta il mercato con il più elevato tasso di crescita nel settore degli smartphone e della tecnologia mobile in generale. Giusto per dare l’idea di quanto vale, nel solo Q3 del 2016 il mercato indiano ha infranto la soglia dei 30 milioni di smartphone venduti.
Pur non avendo la leadership in termini di market share (da questo punto di vista Samsung domina ancora con circa il 20%), Xiaomi ha tratto un enorme beneficio dal momento no dei produttori di smartphone indiani come ad esempio Micromax, Intex e Lava. A tal proposito, Xiaomi è riuscita a crescere del 170% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, conquistando la quarta posizione in termini dimarket share (dietro a Samsung, Lenovo e Micromax).
Una particolarità molto interessante è che il mercato indiano ha costretto Xiaomi a rivedere la propria politica circa gli store online. Infatti, per essere competitivi in un mercato ancora in via di sviluppo, è stato necessario portare quasi letteralmente gli smartphone nelle mani delle persone, aprendo quanti più store fisici possibile.
L’obiettivo di Xiaomi adesso è quello di rendere quanti più smartphone, gadget ed accessori possibili nel mercato indiano che, ricordiamo, rappresenta il suo secondo principale sbocco di mercato dopo la Cina. Volendo fare un confronto con il nostro mercato ormai saturato quasi al massimo, Xiaomi troverebbe molte più difficoltà ad imporsi in Italia.