Xiaomi in 426° posizione nella classifica delle Top 2000 aziende mondiali di Forbes

Da Lorenzo Spada

Continua la scalata a livello mondiale di Xiaomi e l’ultimo riconoscimento è arrivato direttamente da Forbes, rivista statunitense maggiormente conosciuta per le sue classifiche degli uomini più ricchi del mondo e delle aziende più ricche del mondo.

Come potete anche leggere dal tweet del VP di Xiaomi India, l’azienda si è classificata al 426° posto nella classifica delle Top 2000 aziende, diventando una delle prime ad abbattere il muro della Top 500 in meno di 10 anni di storia.

https://twitter.com/manukumarjain/status/1129699489428541441

La posizione 426 potrebbe sembrare molto bassa se comparata con moltissime altre aziende ma è bene ricordare che le prime posizioni, con l’eccezione di Apple, sono occupate da banche e società di investimento che hanno un volume di affari decisamente più elevato di quello di Xiaomi.

Fra le principali aziende tecnologiche nella classifica Top 2000 2019 di Forbes troviamo:

  • 6° posto Apple
  • 12° posto AT&T (operator telefonico americano)
  • 13° posto Samsung Electronics
  • 16° posto Microsoft
  • 17° posto ALphabet (la holding che ha nelle mani Google)
  • 20° posto Verizon (operatore americano)
  • 28° posto Amazon
  • 44° posto Intel
  • 59° posto Alibaba
  • 63° posto Facebook
  • 70° posto Disney
  • 73° posto Sony
  • 77° posto Enel

Dei 61 paesi rappresentati nella lista, gli Stati Uniti ospitano il maggior numero di aziende con 575. La Cina e Hong Kong sono le successive con 309, seguite dal Giappone con 223.

È bene precisare che la lista non viene calcolata solamente per il valore delle azioni, per il fatturato o per i profitti maturati nell’ultimo anno. Si tratta invece di una classifica che prende in considerazione tutto, comprese le prospettive di crescita future.

Da questo punto di vista, Xiaomi è messa molto bene potendo contare su un piano industriale molto solido che sta andando dritto verso ciò che Lei Jun chiama “AIoT”, con investimenti ingenti che daranno i loro frutti nei prossimi anni.

TAG:
Condividi questo articolo
Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version