Xiaomi India prevede di espandere la sua rete di negozi fisici in tutto il sub-continente asiatico, una strategia che smentisce la sua quota di mercato in calo nel paese e una lunga battaglia legale con Nuova Delhi per la restituzione di 676 milioni di dollari di fondi congelati dell’azienda.
Xiaomi è stato il terzo più grande fornitore di smartphone al mondo nel primo trimestre, secondo la società di ricerca IDC. L’espansione della sua rete di vendita al dettaglio fisica nel paese dopo anni di aumento delle vendite tramite canali di e-commerce, è un dietrofront non da poco.
Xiaomi India vuole espandersi oltre gli attuali 18.000 negozi fisici
L’annuncio è avvenuto direttamente dal nuovo presidente di Xiaomi India, Muralikrishnan B., senza tuttavia approfondire il numero di negozi che verranno aggiunti e la tempistica per questo roll-out. Ha affermato però che Xiaomi intende collaborare con vari fornitori nazionali per aiutare a vendere gli altri prodotti dell’azienda, come televisori e telecamere di sicurezza, in mezzo a una maggiore concorrenza nel paese.
Xiaomi ha attualmente 18.000 negozi in India, il secondo mercato di smartphone al mondo dopo la Cina. Nel corso dei prossimi anni però si prevede che il mercato si espanderà a tal punto da diventare il mercato più grande al mondo.
Il rapporto ha aggiunto che un’altra sfida per Xiaomi India è il congelamento di 673 milioni di dollari da parte di un’agenzia governativa. L’agenzia sostiene che la società ha effettuato rimesse illegali a entità straniere in nome di royalties. Xiaomi nega l’illecito.
Un risultato negativo su tale fronte potrebbe rallentare l’espansione dei negozi fisici in India? Non lo sappiamo.
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